
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il ritorno a casa di Enrico Metz
Autore: Piersanti Claudio
Editore: Feltrinelli
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2006, Pagine: 204
Autore
Nato nel 1954, è autore di numerosi romanzi di successo che gli hanno permesso di ottenere diversi riconoscimenti come il Premio Viareggio Repaci nel ’97 per “Luisa e il silenzio”.
La storia
Enrico Metz è un noto avvocato cinquantenne. Ha collaborato con una delle più importanti imprese italiane, gestita dall’ingegnere Marani e, grazie alle sue competenze e al suo lavoro, ha gestito, nel migliore dei modi possibili, il gravissimo crac finanziario dell’impresa stessa.
Stanco di impegni, orari da rispettare,incontri con potenti della politica e del denaro,decide di lasciare Milano e di tornare nel suo paese d’origine (a circa un’ora di macchina dal capoluogo lombardo ).
Sistema la casa dei suoi genitori nell’aspirazione ad una vita tranquilla, senza ambizioni, finalmente in pace con se stesso e con il mondo.
Ritrova i suoi vecchi amici: Pippo, arrivista e avido,simbolo dei disvalori della modernità e dell’etica del profitto, Diego, rivoluzionario a metà,anarchico e trasgressivo, simbolo di un idealismo fumoso e utopistico, e infine Alberto che, pur avendo avuto altre opportunità, conduce un’esistenza all’apparenza modesta, in realtà senza la frenesia del denaro e del successo, saldamente legata ad affetti autentici e sinceri.
Il progetto di Enrico, di un’esistenza tranquilla, non è però facile : i fantasmi del passato lo inseguono e il piccolo paese, che inizialmente lo aveva accolto con entusiasmo, è pronto ad attaccarlo solo per ombre di sospetti. Anche la sua vita sentimentale si complica per la lontananza della moglie e la presenza di due figure femminili per lui molto importanti: Eleonora e Rita.
L’alcool, così, sembra offrirsi come soluzione e il non voler vedere più nessuno come difesa per Enrico che, inesorabilmente, scivola verso una vecchiaia sempre più precoce, anche se, alla fine del romanzo,sembra aver trovato un equilibrio nella sua vita.
Recensione
Con un ritmo piuttosto lento e con toni delicati, mentre l’autore entra nell’animo del protagonista, con uno scavo introspettivo dal gusto decadente, ci mostra anche uno spaccato della vita di oggi nella sua corsa al denaro al potere, al successo, a qualunque prezzo.
Di questo stile di vita ci viene mostrata tutta l’assurdità: raggiungere tali mete comporta, infatti, perdita in termini di affetti sinceri e di valori, comporta la solitudine affettiva a cui però, alcuni non sembrano dare alcun peso.
Sono accuratamente delineati i personaggi del romanzo, anche le figure minori hanno risvolti significativi mentre l’atmosfera ovattata e sospesa, tipica dei romanzi dell’autore, rende l’opera di elegante e raffinata lettura.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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