Autore della recensione: Elisa Fiorentini
Titolo: Il treno dei bambini
Autore: Ardone Viola
Editore: Einaudi
Argomento: Romanzo storico
Anno: 2019, Pagine: 233
La storia
Aveva 7 anni quando Amerigo lasciò il suo quartiere di Napoli.
Il romanzo si rifà al periodo del secondo dopo guerra, quando il Partito Comunista per aiutare le popolazioni del sud, organizza dei treni diretti al nord, riservati ai bambini in condizioni di povertà.
Amerigo, vive con la mamma vicino ai quartieri spagnoli.
La madre di Amerigo è una donna che ha sofferto, abbandonata dal marito, ma soprattutto è una donna poco affettuosa.
Amerigo non vuole lasciare sua madre e la sua casa, ma alla fine sale su quel treno.
Arrivato a Bologna, venne affidato ad una signora, per andare a Modena.
Qui trova una vera famiglia, e viene subito accolto con amore.
All'inizio il rapporto con un figlio è stato un po' duro, ma poi superate le prime difficolta Amerigo è riuscito ad instaurare un bel rapporto con tutti i membri della famiglia.
Grazie al padre, che lo avvicina alla musica e gli regala un violino, Amerigo ha già la strada aperta per diventare un musicista.
Dopo un litigio con la madre, ritorna nel suo quartiere alla morte della vera madre, dove scoprirà tante verità nascoste fino a quel momento.
Recensione
Il libro è molto coinvolgente, ha un linguaggio molto scorrevole e comprensibile.
Il libro riflette quella che era la reale condizione, del sud Italia nel dopo guerra.
In alcuni tratti è commovente.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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