Autore della recensione: Rocco Barchiesi
Titolo: La bambina che amava Tom Gordon
Autore: King Stephen
Editore: Sperling & Kupfer
Argomento: Orrore
Anno: 2014, Pagine: 301
Autore
Stephen King è l’autore di questo libro.
è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror, del XX e XXI secolo.
La storia
In questo libro King ci racconta della storia di Patricia McFarland, soprannominata Trisha, nove anni e follemente innamorata di un giocatore di baseball; questa sua ammirazione fu tramandata dalla grande passione del padre. Ma fin qui nulla di strano infatti è una caratteristica che accomuna molte bambine della sua età. Nel tempo libero Trisha, con la madre è il fratello, si divertivano a fare lunghe passeggiate nei boschi. Quel giorno però a causa dell’imminente divorzio dei genitori la madre e il fratello discutevano molto. Trisha però non vuole ascoltare, indossa le sue cuffiette e si immerge nell’ascolto del suo walkman, cercando di trovare la frequenza che trasmette la partita della sua squadra del cuore, i Boston Red Sox, per i quali Tom Gordon giocava con la maglia numero 36. La discussione tra madre e fratello si fece sempre più accesa, tanto che Trisha a un certo punto si allontana con la scusa di dover fare pipì, Dopo aver urinato, la bambina prende una decisione che le cambierà la vita: proseguire fuori dal sentiero solo per un pezzo, per poi ricongiungersi con la famiglia addentrandosi nel bosco. Con sé ha il walkman, una mantellina, diversi cibi per merenda e una bottiglietta d’acqua.
Inizia cosi lo smarrimento di Trisha e la sua sopravvivenza, mentre la madre e il fratello hanno denunciato la sua scomparsa e avviato le ricerche. Un durante il tragitto in mezzo alla foresta la bambina impara a sfruttare al meglio il cibo e l’acqua che ha con sé perché non sa per quanto rimarrà nel bosco e a raccogliere le bacche commestibili, a seguire lo scorrere di un fiume e a fronteggiare terrificanti visioni notturne (infatti durante queste infinite giornate sola dispersa nel nulla Trisha “incontra” numerosi mostri della sua infanzia) La sua unica speranza, per evitare che i mostri, veri o allucinazioni, si impossessino di lei, è che la frequenza radio della partita continui a trasmettere, così che insieme a Tom Gordon riesce a trovare la strada.
Lo scrittore americano sceglie una narrazione che coniuga i “mostri” immaginari dell’infanzia con situazioni di reale pericolo, come appunto il restare sola, a nove anni, in un bosco e non ritrovare la strada di casa. Grazie a Tom riesce a cavarsela con il cibo e a combattere i “mostri”, fino a quando un cacciatore la ritrova e avverte immediatamente la famiglia e le autorità cosi da salvare Trisha
Recensione
Questo libro per molti può essere considerato noioso in quanto viene raccontato da punto di vista di una bambina di nove anni ma in realtà è molto interessante in quanto Stephen King riesce ad immedesimarsi perfettamente nel personaggio e a trascrivere perfette i pensieri che passa nella testa della bambina cosi da rendere la storia molto interessante ma soprattutto realistica.
In questo libro King riesce a mettere in paragone le paure dell’infanzia con la realtà.
È un libro che consiglio a tutti dai più piccoli fino ai più grandi soprattutto chi ama il mondo dell’horror, perché nonostante si parli di una bambina di 9 anni la storia è molto avvincente e ti fa immedesimare nel personaggio tenendoti sulle spine fino alla fine
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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