Autore della recensione: Danny Montecchiani

Titolo: Il Maestro e Margherita

Autore: Michail Bulgakov

Editore: Liberamente

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 1967, Pagine: 495


Autore
Laureatosi in medicina si trasferisce a Mosca dopo la Rivoluzione d'Ottobre. Ottenne un grande successo con il romanzo "La guardia bianca"(1924) che lo renderà un autore internazionale. dal 1929 fino al 1940 si dedicherà alla stesura della sua opera maggiore "Il Maestro e Margherita" che verrà pubblicato successivamente nel 1967. Il suo stile oscilla tra il piano realistico e quello fantastico creando una prosa nuova e originale mai sperimentata a pieno fino ad allora.


La storia
Siamo a Mosca negli anni '30 circa, nel pieno della dittatura di Stalin anche se la dittatura non si vede direttamente perché il romanzo parla di vita private. In città arriva uno strano individuo straniero, misterioso e chiuso. Il suo arrivo coincide con una serie di disordini che scombussoleranno profondamente la città. Lo straniero non è veramente chi dice di essere: nella sua persona troviamo l'incarnazione pressocché umana del Diavolo, giunto con una serie di aiutanti tanto strani quanto macabri tra cui quello che sembra essere un gatto parlante.
La motivazione che ha spinto il Diavolo a recarsi a Mosca è la nostra Margherita: il Diavolo ha intenzione di organizzare una festa con banchetto e necessita di una regina di nome Margherita. Dopo ricerche lunghe ed estenuanti sembra aver trovato la donna perfetta in Margherita Nikolaevna.
Margherita vive a Mosca e conduceva una vita agiata sposata con un uomo spesso fuori per lavoro e che non ama. Il suo vero amore era un'altra persona che lei chiama il Maestro: uno scrittore, molto abile nell'arte della scrittura con diversi problemi psichiatrici che non riesce a pubblicare a causa delle notevoli censure che il governo effettuava sui libri. Il Maestro viveva in uno scantinato dove viveva il suo amore clandestino con Margherita fino a quando lui non sparisce nel nulla senza lasciare traccia. Margherita rendendosi conto della sua scomparsa entra in una profonda crisi che la spingerà quasi al suicidio. Proprio mentre Margherita architettava la sua morte, su una panchina della piazza Rossa, le si avvicina uno strano individuo. Questo strano soggetto le dice che il Maestro è vivo e che se vuole può rivederlo, ad una condizione: deve diventare per una notte la regina del Diavolo stesso che al termine della festa esaudirà un suo desiderio.


Recensione
Non sono un grande amante delle letteratura russa però a questo romanzo riconosco una trama molto originale che mi ha incuriosito. Questo romanzo sembra un mix di più generi incastrati tra loro: il romanzo realista a cui ci si trova di fronte nelle prime pagine si trasforma poi in quello che sembra essere l'antenato degli odierni fantasy. Di certo un connubio di questo tipo sembra strano, ed effettivamente è cosi, però nel complesso ha funzionato. Ho apprezzato molto la caratterizzazione del personaggio di Margherita.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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