Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La traduttrice

Autore: Crowley John

Editore: TEA

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2006, Pagine: 335


Autore
J. Crowley è nato nel 1942. Prima di dedicarsi alla narrativa ha realizzato documentari per il cinema e per la televisione. Insegna all’università di Yale.


La storia
Le vicende si svolgono negli USA durante gli anni della guerra fredda, esattamente nel 1962, quando gli aerei spia americani rivelarono l’esistenza di basi missilistiche sovietiche nell’isola di Cuba.
La difficile situazione di quei giorni e, più in generale, il clima di tensione che era palpabile in quegli anni costituiscono non solo lo sfondo delle vicende narrate ma gli stessiprotagonisti sono, in diverso modo, coinvolti in quei fatti.
Kit Malone è una giovane studentessa di un college: appassionata di poesia, ama sia leggere sia scrivere versi. Si iscrive ad un corso di poesia tenuto da Falin, poeta russo che Krusciov ha costretto a lasciare l’URSS.
Tra i due il comune amore per la poesia favorisce la nascita di un sentimento molto intenso: Kit aiuta Falin a tradurre i suoi versi in inglese ma, a distanza di anni, si rende conto che in realtà il poeta ha voluto lasciarle un grande dono, la sua anima di poeta affinché essa, qualora la storia lo avesse travolto, potesse vivere in lei.


Recensione
Il romanzo è interessante sia per la ambientazione storica sia perché dimostra come la magia della parole possa sopravvivere agli sconvolgimenti della storia che segue una sua logica spesso basata sulla conquista del potere e della supremazia.
Il ritmo della scrittura è piuttosto lento, anche per questo non subito il lettore riesce ad essere coinvolto nella narrazione nonostante fin dall’inizio il personaggio di Falin sia di forte intensità e quasi sospeso, anche per il mistero che circonda le sue origini e il suo ruolo.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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