Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Razorama
Autore: Enrico Brizzi
Editore: Mondadori
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2003, Pagine: 261
Autore
Enrico Brizzi è nato a Bologna, dove vive e lavora, nel 1974. Ha esordito con “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”
La storia
Marcel è un giovane miliardario che, ormai prossimo ad un matrimonio socialmente conveniente, decide da dare, in un certo senso,l’addio al celibato, con una traversata dal Kenya al Madagascar a bordo di un lussuoso e splendido catamarano, il Saint-Just.
Insieme a lui viaggiano la sua compagna del momento, Sheila e un’altra coppia: Bruno e Valentine.
Nel lusso del Saint-Just la vita scorre tra birre, champagne, bagni di sole, discorsi frivoli ma ciascuno dei viaggiatori ha i suoi demoni nascosti, le sue domande senza risposta, le sue ricerche da portare avanti.
L’elegante catamarano diventa, poi, la sfondo di una tragedia frutto della follia di uno dei protagonisti.
Le conseguenze del dramma legano le vicende dei giovani a quelle di Rodrigo, che gestisce un albergo in una zona ancora incontaminata del Madagascar, vicino al villaggio di Razorama, dove si consuma la straziante e folle conclusione del viaggio.
Recensione
Dato che il romanzo costa ben 17 euro, non credo valga la pena spenderci così: meglio, eventualmente, prenderlo in prestito.
Alcuni aspetti interessanti, tutto sommato, ci sono: il percorso dei giovani, che però non è cammino di formazione in quanto il viaggio, tragico, approda alla catastrofe, a significare forse, che è irrealizzabile, nella modernità, la consapevolezza di sé, oppure la dimensione dell’avventura, che, in questo caso , porta al totale disorientamento interiore.
Queste analisi introspettive sono inserite in un paesaggio sempre ampiamente, forse troppo, descritto.
L’ambiente naturale trasporta il lettore in una dimensione quasi onirica: aspro e selvaggio, è difficile immaginarselo perché Brizzi gioca con le parole, in modo certamente originale ma, secondo me, poco gradevole e poco elegante.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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