Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Una minima infelicità
Autore: Verde Carmen
Editore: Neri Pozza
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2022, Pagine: 153
La storia
Questo breve romanzo è la storia, narrata in prima persona, di Annetta, una bambina che non cresce e che, poi adulta, conserva le fattezze di una bimba.
La sua esistenza si svolge all’ombra della madre, che lei venera come una dea, Sofia Vivier, bella, elegante, raffinata ma con lo sguardo sempre altrove: Annetta cerca disperatamente il suo amore e la sua complicità ma anche i momenti di tenerezza sono effimeri e distratti.
Amicizie e affetti, al di fuori della madre, non esistono per Annetta che vive solo nella ristretta dimensione del nido familiare in attesa dei brevi istanti in cui Sofia si accorge di lei ma la donna vive in una dimensione di tristezza che permea ogni angolo della casa e che non lascia spazio ad altri sentimenti.
Il padre è quasi assente nella loro vita e la protagonista si accorge di lui solo nel momento della sua morte, evento in seguito al quale la condizione delle due donne è più difficile, anche economicamente, ma Sofia, passiva e rassegnata, non fa nulla per modificare la situazione.
Annetta si dedica completamente a lei, per conservarne la bellezza e l’eleganza, mendicando uno sguardo, un’attenzione… alla fine della vicenda, però, la giovane si accorgerà che lo sguardo di Sofia non era così lontano come appariva.
Recensione
Bellissima e dolorosa questa breve storia di amore e distanza, di rapporti familiari complicati, devastanti, pietosi… una storia di devozione incondizionata e di rifiuti, forse non voluti, forse conseguenza di un passato infelice… raccontata con una scrittura a flusso che affascina e ipnotizza senza perdere in realismo grazie ai dettagli che la circondano.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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