Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Le notti senza sonno
Autore: Cerone Gian Andrea
Editore: Guanda
Argomento: Giallo
Anno: 2022, Pagine: 576
Autore
Gian Andrea Cerone è uno scrittore savonese, milanese d’adozione. Ha una lunga esperienza nell’ambito della comunicazione, dell’editoria tradizionale, televisiva e digitale. Tra i numerosi incarichi svolti, è stato responsabile delle relazioni istituzionali presso il ministero dello Sviluppo Economico e presso EXPO 2015. Nel 2018 ha fondato la piattaforma editoriale di podcast Storielibere. Ha esordito nella narrativa con Le notti senza sonno.
La storia
Milano: febbraio 2020
Incominciano a diffondersi le prime allarmanti notizie sulla diffusione del Covid e la questura di Milano è allertata ma il tragico ritrovamento di alcune parti di un corpo femminile, composte con quello che sembra un rituale preciso, coinvolge l’attenzione della squadra che si occupa di crimini violenti.
Il commissario Mandelli e l’ispettore Casalegno, insieme al resto del gruppo, sono alle prese con un caso veramente difficile e quando seguono ritrovamenti simili è chiaro che hanno a che fare con un serial killer.
A queste complesse indagini se ne unisce un’altra: un famoso e ricchissimo gioielliere è stato rapinato e barbaramente ucciso. La rapina presenta delle stranezze, subito notate da Mandelli e Casalengo che, per risolvere rapidamente i due casi, vista la possibilità della creazione imminente di una zona rossa, trascorrono ore e ore a riflettere sugli indizi e a lavorare sul campo rischiando più volte la loro stessa vita.
Recensione
Secondo me, una lettura da non perdere! Questo è il primo romanzo di una serie che ha come protagonista la squadra del commissariato di Milano che si occupa di crimini violenti.
Alcuni personaggi, come Mandelli e Casalengo, ricordano i protagonisti di Robecchi per il loro fraterno legame e per la garbata ironia dei dialoghi: non manca un personaggio ingenuo, come Catarella di Montalbano…a questi ingredienti, che sono quelli del poliziesco italiano, si aggiunge la figura dello psicopatico, tipico dei gialli nordici… il risultato è un bellissimo giallo, ben costruito, con protagonisti sapientemente tratteggiati e molto umani.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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