Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La luna fredda

Autore: Deaver Jeffery

Editore: Sonzogno

Argomento: Giallo

Anno: 2006, Pagine: 464


Autore
Jeffery Deaver, ex avvocato, vive tra la California e la Virginia. Più volte finalista all’Edgar Award, vincitore di tre Ellery Queen Reader’s Award, definito da The Times “il più grande autore di thriller dei giorni nostri”, ha conosciuto il successo internazionale con Il collezionista di ossa, la prima indagine di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs – da cui è stato tratto il film omonimo -, seguita poi da Lo scheletro che balla, La sedia vuota, La scimmia di pietra, L’uomo scomparso e La dodicesima carta. È autore anche di Pietà per gli insonni, Il silenzio dei rapiti, La lacrima dei diavolo, Profondo blu, Sotto terra, della raccolta di racconti Spirali e del thriller storico Il giardino delle belve (Ian Fleming Steel Dagger Award 2004). Ha inoltre curato Suspense, antologia dei migliori autori di thriller di tutti i tempi. Tutti i suoi libri sono bestseller mondiali pubblicati in Italia da Sonzogno.


La storia
Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, i due noti protagonisti di altri romanzi dell’autore, sono alle prese con un nuovo caso.
Un presunto serial-killer, che si definisce l’Orologiaio, uccide con ferocia, lasciando accanto alla vittima un orologio e un messaggio.
Le vittime sembrano essere scelte casualmente e non è facile per i due investigatori individuare indizi per risalire al colpevole il quale sembra molto attento a non lasciare alcuna traccia sulla scena del crimine.
Intanto Amelia Sachs è chiamata ad indagare anche su un altro caso: si tratta dell’apparente suicidio di un ricco uomo d’affari, svoltosi secondo modalità che fanno piuttosto pensare ad un omicidio.
Le indagini sui due casi procedono parallele ma, ben presto, sono evidenti punti di contatto e lo stesso serial-killer si rivela, poi, una figura con scopi e moventi molto diversi da quelli che sembravano inizialmente.


Recensione
Un bel giallo, come gli altri dell’autore: sempre coinvolgenti le vicende e serrato il ritmo della narrazione con continui colpi di scena che modificano completamente le situazioni precedenti.
Molto scorrevole la scrittura e, come sempre, accattivante lo stile.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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