Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Ehi, prof!

Autore: McCourt Frank

Editore: Adelphi

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2006, Pagine: 309


Autore
Frank Mc Court ha pubblicato “Le ceneri di Angela” e “Che paese l’America”, due tra i più amati romanzi degli ultimi anni.


Recensione
L’autore-narratore, Frank Mc Court, racconta, in questo romanzo, della sua lunga esperienza di insegnante in diverse scuole superiori di New York e, contemporaneamente, racconta di se stesso con quel buonumore e quell’arguzia che caratterizzano anche i due suoi precedenti romanzi che sono, secondo me, molto interessanti ed estremamente gradevoli.
Mc Court, mentre insegna, parla ai ragazzi della sua vita, nonostante i colleghi più anziani e più esperti lo abbiano sconsigliato in tal senso: nato negli USA, è tornato all’età di quattro anni nella patria dei suoi genitori, l’Irlanda.
Cresciuto in un ambiente rigidamente cattolico, al punto che anche adulto continua ad autoanalizzarsi per riconoscere i suoi peccati, ritorna, nel pieno della giovinezza, a New York inseguendo il mito americano di una vita migliore che gli permettesse di sfuggire alla povertà della sua infanzia.
Con sforzi e sacrifici riesce ad ottenere l’abilitazione e comincia così la sua carriera di insegnante di lingua e letteratura inglese.
Si trova di fronte, nel corso degli anni, a migliaia di adolescenti newyorkesi: indisciplinati, timidi,strafottenti, entusiasti, svogliati, diligenti…
Nelle sue pagine l’autore, con una prosa brillante e spigliata, presenta un vasto e simpatico repertorio di studenti e situazioni, nel quale, per quanto sia diversa la realtà scolastica americana, ogni insegnante può certamente ritrovarsi.
Poco formale, nient’affatto accademico, il Mc Court insegnante riesce veramente, in modo originale e fantasioso, a trasmettere e a comunicare ai suoi alunni, ad esempio, il valore della scrittura e della lettura, facendo, di esse, scoprire le potenzialità creative e stimolanti.
Mc Court riconosce i suoi limiti, ammette i propri errori, confessa le sue stanchezze ma anche quelle soddisfazioni che danno un senso ad un lavoro che, come trapela dietro le righe, egli ama profondamente.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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