Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La dodicesima carta

Autore: Deaver Jeffery

Editore: Sonzogno

Argomento: Giallo

Anno: 2005, Pagine: 479


Autore
Ex avvocato e ora scrittore a tempo pieno, vive tra la California e la Virginia. Ha ricevuto diversi premi letterari ed è il “padre” della celebre coppia di investigatori Lincoln Rhyme e Amelia Sachs.


La storia
Il famoso e brillante detective tetraplegico Lincoln Rhyme, protagonista, per gli amanti del giallo, de “Il collezionista di ossa” è alle prese con una nuova indagine. Una ragazza di colore di 16 anni, Geneva Settle, è riuscita per poco a salvarsi da un tentativo di stupro mentre si trovava in una biblioteca.
Secondo, però, l’investigatore e la sua fedele collaboratrice, Amelia Sachs, l’assalitore voleva uccidere la giovane.
Infatti l’aggressione apre la strada ad una serie di delitti sui quali aleggia un duplice mistero: la dodicesima carta dei tarocchi, cioè l’impiccato, trovata sul luogo del tentato stupro, e uno strano episodio del 1868 sul quale Geneva stava cercando notizie nella biblioteca.
La mente geniale di Lincoln Rhyme è al lavoro, la sua squadra è al completo ma il caso deve essere risolto entro 48 ore o sarà troppo tardi.


Recensione
J. Deaver, ormai riconosciuto come uno dei maestri del thriller, ci regala un’altra storia che, come le sue precedenti, lascia veramente chi legge con il fiato sospeso.
Acute e intelligenti le intuizioni di Rhyme, imprevedibili i colpi di scena, serrato il ritmo della narrazione…
Tuttavia, personalmente, confrontando questo romanzo con tutti gli altri che hanno come protagonista Rhyme, vi ho trovato qualche “stonatura”.
Infatti la vittima designata, che Rhyme deve proteggere, secondo me non suscita grande simpatia (eppure è la co-protagonista) e i colpi di scena sono così numerosi che si ha l’impressione di avere davanti una scatola cinese!
Rimane, comunque, un bel giallo, adatto a tutti a partire da triennio.


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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