Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il rapporto scomparso
Autore: McBain Ed
Editore: Mondadori
Argomento: Giallo
Anno: 2004, Pagine: 251
Autore
La storia
Durante i preparativi di un importante incontro politico, proprio il leader viene ucciso con sei colpi di arma da fuoco. Del caso si occupano i poliziotti e i detective dell’87° Distretto, subito chiamati sul luogo dell’omicidio. Sono pochi gli indizi e le indagini si profilano laboriose e difficili.
Uno dei detective coinvolti, Ollie Weeks, ha scritto un romanzo, l’unica copia del quale, contenuta in una valigetta, gli viene rubata da un tossico.
Il romanzo rubato è strutturato come un rapporto di polizia riguardo un furto di una grossa quantità di gioielli. Il ladro, credendo il rapporto autentico, svolge una serie di ricerche per individuare il luogo in cui dovrebbero trovarsi i gioielli.
A questa indagine, ovviamente assurda, si affiancano quelle autentiche volte ad individuare l’assassino dell’uomo politico.
Ma ancora, un’altra storia si intreccia alle due, riguardante un traffico di cocaina e un informatore della polizia.
Nelle pagine finali gli intrecci, dopo una serie di assurde coincidenze, si risolvono, così come hanno un esito le vicende personali di alcuni dei protagonisti.
Recensione
Avvincente fino ad un certo punto, il romanzo presenta una trama abbastanza originale ma con protagonisti che, non sempre caratterizzati, risultano poco simpatici.
Ad esempio, è impossibile apprezzare Ollie, per i suoi atteggiamenti, le sue idee e il suo modo di fare.
Motivo di interesse del romanzo può essere il fatto che, mentre si sviluppano, su più piani, le indagini, vengono anche colti “spaccati” di vita americana, una vita meno ricca e spensierata di quanto, a volte, libri e film presentano.
Infatti l’autore, anche se con cenni, ci fa intuire alcuni tra i gravi problemi di una società che non ha dimenticato il Vietnam e mentre prostituzione e droga connotano alcuni quartieri, ancora in altri sono forti le tensioni legate ad un tessuto sociale multietnico e multirazziale.
Il linguaggio usato è semplice e disadorno, con qualche particolare crudo che rende il romanzo non più realistico ma più commerciale.
Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
clicca qui per inserire il tuo commento.