Autore della recensione: valentina
Titolo: Scusa New York vado di corsa
Autore: Adriano Berton
Editore: Baldini Castoldi Dalai editore
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2007, Pagine: 157
Autore
Adriano Berton è nato a Jesolo. E' consulente d'immagine e allenatore di manager, personaggi dello spettacolo e dello sport ed è tra i più ricercati insegnanti di public speaking.
La storia
Berton narra la storia della sua vita da quando, il 5 agosto 1976, in sella allo scooter guidato da suo padre (li attendeva una bella gita insieme al mare), viene travolto da un'auto impazzita: suo padre muore e lui, appena 9 anni, ha la gamba sinistra completamente spezzata. Ai medici dell'ospedale dove, dopo ben 45 minuti, Adriano arriva con un'infezione già in atto, l'unica soluzione possibile sembra l'amputazione. Ma un coraggioso chirurgo tenta l'impossibile: riattaccare la gamba. E' la prima volta che un simile intervento viene sperimentato in Italia. L'operazione riesce e, come dice l'autore, “inoltrandomi nell'inferno mi sono ritrovato in paradiso”. Attraverso quel dolore infatti, la sua vita è cambiata, è diventato un uomo. Dal momento in cui viene a conoscenza della morte del padre, egli stabilisce con lui un rapporto di assoluta intimità, sente di essere destinato ad essere come lui e a fare ciò che lui non era riuscito a finire. Il padre diventa il suo angelo protettore, soprattutto dopo che la mamma, non rassegnata a quell'assenza, si lascia pian piano andare e tocca a lui prendere le redini della famiglia, pur tra i mille problemi di nuovi interventi e faticose fisioterapie a cui si aggiungerà la morte , anche questa per un incidente simile, dell'amico Giampietro. Questo nuovo terribile evento sembra inizialmente condurlo nel baratro della depressione, ma ancora una volta ne esce, con la convinzione che non dall'evasione, ma dalla convivenza con il dolore, dalla sua lettura, nasce la forza di lottare, nasce nuova vita. Riprende a vivere, infatti, e con l'aiuto della moglie Michela prende ad allenarsi con costanza e determinazione per realizzare il suo sogno, quello di partecipare alla maratona di New York, sogno che si avvera il 6 novembre 2005.
Recensione
E' una storia di coraggio, quella di Berton, d'amore per la vita, che ci invia un messaggio forte: nulla del nostro passato va perso, le esperienze fatte sono la nostra storia e la vita che abbiamo davanti è tutta storia da costruire. Non esistono la fortuna o la sfortuna, tutto dipende da noi, dal nostro atteggiamento, dalla posizione che prendiamo rispetto a quanto ci accade, rispetto al mondo. “Abbiamo tutto dentro di noi”, ribadisce Adriano. Paradossalmente quella gamba riattaccata è diventata un dono, che ha fatto di lui un essere privilegiato.
Il libro, primo e unico libro dell'autore, non ha particolari pregi letterari, ma d'altronde non ne ha la presunzione, visto che, come dice lo stesso autore, che ho avuto modo di ascoltare piacevolmente di persona, il suo unico scopo era diffondere il suo messaggio, che nella vita, qualsiasi cosa accada, “ce la si può fare, ce la si deve fare”.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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