Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Le irregolari. Buenos Aires horror tour
Autore: Massimo Carlotto
Editore: Angolo Manzoni
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2002, Pagine: 296
Autore
Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956,vive a Cagliari.
Considerato uno dei maggiori esponenti del NOIR mediterraneo, ha pubblicato diversi romanzi, tradotti in vari paesi.
È anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.
Recensione
Il 24 marzo 1976, in Argentina, una giunta militare guidata dal generale Vileda, in seguito ad un golpe, prese il potere, rovesciando il governo di Isabel Peron e instaurando una feroce dittatura che durò fino al 1983, anno in cui libere elezioni riportarono la democrazia nel Paese con il Presidente Alfonsin.
Nel 1996, M.Carlotto si reca in Argentina dove il nonno, anarchico, aveva trascorso,esule, circa quindici anni per poi tornare in Italia.
Nella famiglia Carlotto, però, nessuno conosce i particolari di questo soggiorno argentino: per questo Massimo compie il viaggio, per recuperare un tassello mancante nella storia della sua famiglia e, quindi, delle sue origini.
A Buenos Aires, città che appare sconfinata al visitatore, l’autore conosce i “Carlotto d’Argentina” tramite Estela Carlotto, moglie di un cugino del nonno e leader delle Nonne e delle Mamme di
Plaza de Mayo.
Mentre Massimo, con ammirazione e rispetto, viene a conoscenza delle finalità dell’associazione, il portiere del suo albergo gli presenta, come guida turistica, Santiago, che, con il suo autobus, accompagna tutte le sere Carlotto in un Buenos Aires horror tour.
E’ un tour particolare: Santiago gli mostra, infatti, vie e case in cui le “patota”, gruppi di militari al servizio della dittatura, hanno agito prelevando oppositori, veri o presunti, per trasferirli in luoghi in cui essi venivano sottoposti a terribili torture poi uccisi.
Le famiglie, che chiedevano notizie dei loro cari, non hanno mai avuto risposta e delle migliaia di vittime (circa trentamila) della feroce repressione non sono stati trovati nemmeno i resti: sono desaparecidos, scomparsi.
Le patota prelevavano anche mogli, sorelle, mariti, figli…dei “ribelli”: spesso i figli , anche bambini, venivano torturati davanti ai genitori per costringerli a parlare.
La crudeltà non si fermava neanche davanti alle donne in stato di gravidanza: esse venivano tenute in vita fino al momento del parto, per vendere il bambino o affidarlo a famiglie di militari senza figli, poi brutalmente uccise.
Per questo si è formata l’associazione delle Nonne e delle Mamme di Plaza de Mayo: queste donne, molte ormai anziane, sono alla ricerca dei loro nipoti che, vivi, sono però all’oscuro delle loro origini e vivono con altre famiglie, altre donne, invece, a distanza anche di venti anni, cercano la verità sulla fine dei propri figli, prelevati dai militari e poi desaparecidos, per avere, almeno, una tomba sulla quale piangere.
Sono noti i nomi dei torturatori e dei carnefici ma, purtroppo, molti di loro continuano, nella ritrovata democrazia argentina, a ricoprire ruoli e svolgere professioni.
Anche per questo le donne di Plaza de Mayo chiedono giusti processi: esse, con i loro fazzoletti bianchi, si ritrovano ogni giovedì in questa piazza, davanti al Palazzo del Governo, per sostenere la loro causa che non è sempre adeguatamente appoggiata dal popolo argentino né lo è stata, con vergogna della comunità internazionale, mentre la tragedia dei desaparecidos era in corso.
Infatti, dai dialoghi e dagli incontri di Carlotto con le responsabili del gruppo, si viene a sapere che mentre i religiosi che denunciavano le violenze venivano uccisi, la Chiesa ufficiale taceva e, in alcuni casi, si faceva complice degli assassini, quasi fosse provvidenziale l’intervento dei militari.
Neanche gli altri Paesi che, pure, in parte, sapevano, hanno cercato di intervenire per fermare il massacro.
Il contatto con la realtà argentina è sconvolgente per l’autore ma gli permette anche di ricordare e di far ricordare quante volte, nella storia recente, i diritti umani siano stati e siano violati in tanti Paesi.
Un libro-verità, questo di Carlotto, un libro-denuncia ma anche testimonianza, lucida e commossa, di affetti e fedi che la barbarie umana non è riuscita a rendere “desaparecidos”.
Questo libro è disponibile presso la biblioteca "La Fornace" di Moie.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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