Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: L' innocenza
Autore: Chevalier Tracy
Editore: Neri Pozza
Argomento: Romanzo storico
Anno: 2007, Pagine: 357
Autore
T.Chevalier è nata a Washington. Nel 1984 si è trasferita in Inghilterra, dove ha lavorato come editor. Del suo secondo romanzo, “La ragazza con l’orecchino di perla”, è stata fatta una trasposizione cinematografica.
La storia
Londra, 1792: Thomas Kellaway, con la moglie Anne, i figli Maisie e Jem, lascia la tranquilla campagna del Dorsetshire per trasferirsi a Londra, dove trova lavoro, grazie alla sua abilità,come carpentiere presso il circo Astley
La vita a Londra è molto diversa rispetto al Dorset: le vie, che si snodano tra una quantità di case e palazzi, sono affollate e rumorose, non si vedono prati né colline, non ci sono rapporti di solidarietà tra vicini, come succede in campagna.
Nella confusione cittadina, Jem e Maisie sono aiutati da Maggie, ragazzina spigliata e impertinente, con cui i due giovani fanno amicizia appena arrivati a Londra.
Vicino all’abitazione dei Kellaway, vive il poeta William Blake, presenza originale e autorevole che affascina e contemporaneamente incuriosisce i tre ragazzi.
L’artista, consapevole della loro attenzione, li invita nella sua casa mostrando le sue opere e recitando i suoi versi a causa dei quali il poeta subisce attacchi e polemiche dai suoi concittadini.
Sono infatti gli anni della rivoluzione francese che, in qualche modo, sta infiammando anche l’animo degli inglesi, divisi tra fedeltà assoluta al re e ideali repubblicani, sostenuti da Blake.
La vita di Londra, con i suoi pubs, con il circo Astley e le sue attrazioni, con i suoi mille pericoli, inghiotte e trasforma Jem, Maisie e Maggie; perdono,infatti, la loro innocenza, acquisendo una consapevolezza, anche dolorosa, della vita adulta.
Recensione
Il romanzo si svolge nell’arco dei due anni 1792-1793 e mostra aspetti e caratteri della vita londinese di allora con toni che, però, non riescono a coinvolgere più di tanto chi legge.
La vicenda dei tre ragazzi rivela un senso solo dopo la seconda metà del libro e la figura di William Blake non ha quel rilievo che, sicuramente, doveva avere nelle intenzioni della scrittrice.
Il linguaggio è scorrevole ma disadorno e poco elegante: secondo me, è un romanzo da un lato per tutti ma, d’altro lato, modesto, non paragonabile a “La ragazza con l’orecchino di perla”:
NOTA: il romanzo è disponibile presso la biblioteca “La fornace” di Moie.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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