Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il palazzo delle pulci

Autore: Shafak Elif

Editore: Rizzooli

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2008, Pagine: 486


Autore
Elif Shafak è nata a Strasburgo da genitori turchi nel 1971.
Insegnante presso l’università dell’Arizona, ha ottenuto importanti riconoscimenti per la sua attività giornalistica.
Processata in Turchia per offesa all’identità del paese, è stata assolta nel 2006.




Elif Shafak è nata a Strasburgo da genitori turchi nel 1971.
Insegnante presso l’università dell’Arizona, ha ottenuto importanti riconoscimenti per la sua attività giornalistica.
Processata in Turchia per offesa all’identità del paese, è stata assolta nel 2006.







La storia
Le vicende si svolgono in epoca contemporanea ad Istanbul:
Nel centro della città sorge Palazzo Bonbon, fatto costruire da un profugo russo per la moglie: elegante e signorile, dopo la morte dei proprietari mostra segni evidenti di decadenza.
I vari piani sono stati trasformati in dieci appartamenti affittati a varie persone di cui il romanzo racconta le vicende private.
Le diverse storie, come sfondo, hanno il terribile odore di mucchi di spazzatura gettata vicino al palazzo e quantità di insetti che infestano ogni appartamento.
Gli abitanti di ogni interno hanno tutti un passato da rielaborare e un futuro che non vedono ancora delineato: Madame Zietta, che raccoglie tutto quello che il mare getta sulla riva, è proprio il simbolo di una vita che, aggrappandosi ai residui del passato, cerca di dare un senso al proprio presente.


Recensione
Il romanzo procede con un ritmo troppo lento: i continui richiami al passato di ciascuno, i dettagliati riferimenti a particolari ossessioni o abitudini rendono la lettura piuttosto noiosa.
L’autrice crea un affresco vivo di Istanbul e, contemporaneamente, Palazzo Bonbon è allegoria di un’umanità che, senza le certezze di un passato, non riesce a scrivere il suo futuro, tutto questo con una scrittura elegante ma, secondo me, la lettura è poco coinvolgente e decisamente meno interessante dell’altro romanzo (La bastarda di Istanbul).

E' disponibile presso la bilioteca La Fornace di Moie.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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