Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il gioco dell'angelo
Autore: Zafon Carlos Ruiz
Editore: Mondadori
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2008, Pagine: 676
Autore
Carlos Ruiz Zafon ha cominciato la sua carriera nel 1993 con una serie di libri per bambini. Nel 2001 ha pubblicato “L’ombra del vento” con cui ha ottenuto grande successo.
La storia
Barcellona, 1917: per la prima volta il giovanissimo David Martin viene convocato dal vicedirettore del giornale per il quale svolge modesti incarichi, che gli comunica l’intenzione di pagarlo per la pubblicazione dei suoi racconti.
E’ un giorno importante per David: i suoi sogni letterari stanno, forse, per realizzarsi e condivide questa gioia con il suo più fidato amico, il libraio Sempere.
I racconti di David riscuotono successo ma ben presto deve cambiare editore a causa dell’invidia degli altri dipendenti, anche se può sempre contare sull’aiuto sincero del ricco e influente Pedro Vidal.
David riceve complimenti e proposte di collaborazione anche da un misterioso editore, Andreas Corelli, personaggio raffinato e ambiguo, che sembra mettere in atto un torbido gioco con la vita di Martin.
La pubblicazione di alcuni romanzi per due modesti editori barcellonesi permette al protagonista di affittare una villa su cui gravavano superstizioni e dicerie, mentre l’amore per Cristina, figlia dell’autista di Vidal, diventa sempre più forte.
Corelli fa una proposta così generosa e allettante che David non può rifiutare ma i contatti con l’editore, che porta sempre una spilla, che rappresenta un angelo, appuntata sulla giacca,sono sempre più inquietanti per Martin: egli ha la sensazione sempre più forte che qualcuno stia giocando con la sua vita ma, per rispettare i patti, inizia ricerche e studi per l’opera.
Nel cimitero dei libri dimenticati, dove giunge su indicazione di Sempere, David trova un libro scritto da Diego Marlasca, il precedente proprietario della sua attuale abitazione: lo scritto contiene formule religiose e preghiere piuttosto insolite e strane.
Incuriositosi, David comincia a fare ricerche sul libro e su Diego Marlasca: le sue indagini lo portano ad attraversare storie di orrore e morte, a lasciare, suo malgrado, una scia di sangue che coinvolge anche coloro che ama, a mettere a rischio la sua stessa vita...le vicende di Marasca, le sue, quelle del libro che sta scrivendo…tutto si confonde, il presente, il passato e la finzione della scrittura, mentre incombente è su tutto l’immagine dell’angelo insieme al bisogno-desiderio di trasmettere la propria anima alle pagine, punto fermo nella vita del protagonista.
Recensione
Ritornano, nel secondo romanzo di Zafon, autore del fortunato”L’ombra del vento”, il libraio Sempere e il cimitero dei libri dimenticati, così come ritorna, da sfondo, una Barcellona splendida, ma anche languida e misteriosa.
La forza dell’amicizia e la potenza dell’amore sono sentimenti che vivono con grande intensità in queste pagine, al punto, a volte, da commuovere chi legge, mentre il sapore del “già vissuto” e la scoperta che niente è come sembra diffondono quella sottile aria di mistero che aleggia in tutta l’opera, arrivando, in qualche passo, fino all’horror.
Dominante è, certamente, l’amore per la scrittura cui viene riconosciuto un innegabile potere: quello di “rubare” l’anima di chi scrive, sono anche, infatti, quasi misteriosi esorcismi quelli di cui David è protagonista.
La trama si presenta estremamente ricca di vicende e di intrecci, forse troppo, a volte si ha l’impressione che lo stesso autore si perda un po’ nella varietà che lui stesso ha creato, non riuscendo, sempre, a darle organicità: questa è l’unica pecca di un romanzo che resta, ad ogni modo, molto avvincente, anche grazie alla scrittura dell’autore, a volte più piana, a volte più concitata, a volte caratterizzata da sottile ironia, comunque capace di coinvolgere chi legge.
Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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