Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il calore del sangue

Autore: Nemirovsky Irene

Editore: Adelphi

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2008, Pagine: 142


Autore
I.Nemirovsky nasce a Kiel nel 1903 e muore ad Auschwitz nel 1942. Tra i suoi romanzi è da ricordare “Suite francese”.


La storia
Questo breve romanzo, scritto tra il 1937 e il 1938, si ambienta a Issy-l’Eveque, sonnolento paesino della campagna francese.
L’anziano Silvio ricorda le passioni della sua giovinezza, il desiderio di girare il mondo perché troppo stretta e soffocante la dimensione della tranquilla borghesia contadina.
In effetti Silvio aveva poi girato il mondo, vivendo intensamente e amando, per tornare, ormai anziano, nel suo paesino, dove, però, gli era rimasto ben poco dei beni precedentemente posseduti dalla sua famiglia.
In una sera d’autunno, davanti ad un focolare acceso, Silvio ha la compagnia della cugina Helene con il marito e i loro figli. La coppia vive in quella discreta agiatezza e in quella comunione di sentimenti da renderla il simbolo della serenità familiare: la loro primogenita, Colette, sta per sposarsi con un giovane onesto e buono, Jean, e sogna un futuro appagante come quello dei genitori.
Questa linea retta di serena normalità che, dal di fuori, Silvio osserva senza rimpianti, viene spezzata da una tragedia alla quale si collegano poi sconvolgenti verità che svelano essere ben diversa l’ordinata e tranquilla esistenza borghese.


Recensione
Anche se molto breve, il romanzo è molto intenso e coinvolgente, grazie alla scrittura piena e matura e grazie ad un intreccio che, prendendo a volte le tinte del giallo, riesce a sorprendere chi legge.
Sono ben tratteggiati e coerenti i personaggi ed è quasi palpabile il carattere sonnolento ma anche rude di quel mondo contadino: interessante la figura del narratore protagonista, che poi si rivela essere l’unico depositario della verità.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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