Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: I doni della vita

Autore: Nemirovsky Irene

Editore: Adelphi

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2009, Pagine: 218


Autore
I.Nemirovsky nasce a Kiel nel 1903 e muore ad Auschwitz nel 1942. Tra i suoi romanzi è da ricordare “Suite francese”.


La storia
Agli inizi del 1900, nella tranquilla provincia francese, l’agiata borghesia vive un’esistenza serena, caratterizzata da regole economiche e morali ritenute solide e immutabili.
Anche la famiglia degli Hardelot, esponente della ricca borghesia di Saint-Elme, vive su queste certezze ma qualcosa, nel loro universo, comincia ad incrinarsi quando il figlio Pierre, alla vigilia del matrimonio, si rifiuta di sposare Simone, la giovane destinatagli, per seguire il suo cuore e si unisce ad Agnes, l’amore della sua vita.
I genitori, anche se con sforzo, accettano, per il loro profondo affetto, la scelta del figlio ma nuovi e ben più terribili cambiamenti stanno per sconvolgere gli Hardelot e Saint-Elme: infatti lo scoppio della prima guerra mondiale porta Pierre in trincea e provoca la totale distruzione del paese.
Ma la vita continua: il paese viene ricostruito, Pierre ritorna da Agnes, dai figli, dai genitori e la ricca borghesia di paese riprende la sua sicura esistenza, anche se nuove figure di arrampicatori sociali emergono, problemi diversi con i figli, a dimostrazione di una mentalità che sta cambiando mentre in Europa soffiano i venti che preludono agli orrori della seconda guerra mondiale.
Di nuovo la Francia e Saint Elme vivono il dramma della guerra, questa volta più terribile a causa anche dell’invasione tedesca.
In questo mondo che cambia tanto rapidamente e non in meglio, l’amore è l’unica forza che permette, sempre, a Pierre ed Agnes, di affrontare tutte le difficili prove della loro vita.


Recensione
Come in altri romanzi, i difficili primi decenni del ‘900, costituiscono la dimensione temporale della narrazione e la provincia francese quella spaziale.
Con realismo sono raccontate vicende storiche e private e con molta finezza sono espressi i sentimenti e le passioni dei protagonisti, in parte simili ad eroi ed eroine dei romanzi ottocenteschi, infatti è vicina all’amore-passione romantico, la dolce e intensa storia d’amore tra i due protagonisti.
L’autrice rappresenta con fedeltà l’esistenza borghese di quegli anni ma, nello stesso tempo, nell’indagare i moventi del comportamento umano, crea tipi universali perché lo slancio generoso e l’egoismo, l’idealismo e la bassezza morale sono di tutti i tempi.
La scrittura procede con toni pacati, senza essere lenta, con un’eleganza raffinata che non diventa mai eccessiva ricercatezza, rendendo interessante il racconto sia della dimensione privata che di quella collettiva.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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