Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: L'arte della gioia
Autore: Sapienza Goliarda
Editore: Einaudi
Argomento: Letteratura italiana
Anno: 2008, Pagine: 511
Autore
G. Sapienza (1924-1996) nacque a Catania da famiglia socialista rivoluzionaria.
A partire dai 16 anni visse a Roma, dove studiò all’Accademia di Arte Drammatica. Negli anni ’50 e ’60 recitò come attrice di teatro e di cinema, lavorando con registi importanti come Luchino Visconti.
La storia
Protagonista del romanzo è Modesta: nata nel 1900 in un paesino in provincia di Catania, vive in difficili condizioni: trascurata dalla madre, una sorella colpita da un grave handicap, un padre assente che, quando torna, la costringe ad avere rapporti incestuosi.
In seguito ad una disgrazia che la lascia completamente sola, viene condotta in un convento: durante questi anni nasce in lei l’amore per la cultura ed il sapere così studia sotto la guida di suor Virginia che, alla sua morte, la affida alla sua famiglia, i ricchi e potenti Brandiforti.
Con le sue doti, Modesta prende le redini della famiglia mentre la sua vita privata trascorre tra amori, sia femminili che maschili, letture di filosofia e di poesia, con un atteggiamento che, sullo sfondo del fascismo, è decisamente marxista e, quindi, antifascista.
Queste idee, che insegna anche ai suoi figli e ai suoi nipoti, le costano il carcere e il confino ma, caduto il regime e finita la guerra, riprende la battaglia in nome delle sue idee, attraverso comizi, articoli di giornale, sempre attenta, in particolare, alla condizione femminile, mentre ancora nuovi amori scaldano la sua vita, senza mai soffocare il suo desiderio di essere una donna libera e indipendente.
Recensione
Il romanzo realizza un affresco della storia italiana dei primi 50 anni del ‘900 con una prospettiva tutta femminile: è una donna forte e tenace la protagonista, che conduce la sua esistenza nel disprezzo delle regole e delle convenzioni.
La libertà di essere se stessa e di essere felice, godendo di tutte le gioie della vita, sono gli atteggiamenti che la caratterizzano e che la rendono una figura molto moderna.
La narrazione procede con pacatezza: all’io narrante, Modesta, si alterna, a volte, un narratore impersonale, questo aspetto, insieme all’omissione dei nessi temporali e spaziali, rende il ritmo più variato e mosso.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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