Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Uomini che odiano le donne

Autore: Larsson Stieg

Editore: Marsilio

Argomento: Giallo

Anno: 2007, Pagine: 676


Autore
Giornalista, fondatore di EXPO, esperto di organizzazioni di estrema destra e neonaziste, lo svedese Stieg Larson (1954) è morto improvvisamente nel 2004, quando aveva appena concluso la sua trilogia poliziesca Millennium.


La storia
Il giornalista Mikael Blomkvist, dopo aver perso una battaglia giudiziaria contro Wennerstron, un affarista senza scrupoli, viene contattato da Henrik Vanger, personaggio di rilievo, anche se ormai ottuagenario, in quanto fondatore di uno dei più potenti gruppi industriali svedesi.
Attualmente, però, le aziende del gruppo Vanger vivono un periodo di difficoltà, nonostante l’impegno di Martin, nipote di Henrik, alla guida dell’impresa.
L’offerta del vecchio Vanger stupisce Mikael ma, nello stesso tempo, risulta piuttosto allettante.
Con il pretesto di scrivere la storia della famiglia, Mikael deve indagare sulla scomparsa della nipote prediletta, Harriet, svanita nel nulla nel 1966.
In cambio, oltre al denaro, gli verranno offerte prove per incastrare Wennerstron.
L’incarico ha dell’assurdo: sulla scomparsa di Harriet hanno indagato, per anni, in molti, senza trovare la benché minima traccia ma, soprattutto, la possibilità di ottenere la rivincita sul suo rivale convince Mikael.
Partendo da esili tracce, sfuggite ad occhi meno attenti,inizia a “scavare”nella vita di Harriet e della sua famiglia, aiutato da Lisabeth Salander, una giovane hacker, con una storia dolorosa alle spalle, che conduce un’esistenza solitaria e indipendente.
Le indagini, a poco a poco, portano i due protagonisti di fronte ad una serie di orrori senza limiti.


Recensione
La morte improvvisa dell’autore e la successiva lotta tra gli eredi per dividersi i cospicui proventi dei diritti d’autore hanno certamente contribuito a focalizzare l’attenzione del pubblico sulla trilogia di Larsson ma l’immediato notevole successo è dovuto, senza dubbio, alla coinvolgente struttura della vicenda, ai colpi di scena, alle brillanti intuizioni dei protagonisti, presentati e definiti in modo realistico, figure vive che si muovono in uno spazio reale anche se le crudeltà a volte sconfinano nell’impossibile.
Un bellissimo giallo, dunque, che, pur abbondantemente condito di violenza e sesso, non manca di sottolineare anche alcune piaghe sociali che caratterizzano il Paese.
Immediato e a volte tagliente il linguaggio, appassionante l’intreccio, interessanti dialoghi e personaggi…da non perdere.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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