Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il colore dell’acqua

Autore: Mc Bride James

Editore: Rizzoli

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 1998, Pagine: 243


Autore
J. Mc Bride, quarantacinquenne, ha lavorato come giornalista presso importanti testate statunitensi.
Compositore e sassofonista, ha scritto canzoni e musical, per i quali ha ricevuto importanti premi in America.


La storia
L’autore dedica il libro a sua madre: di lei, infatti, racconta la vita ma, insieme, ripercorre i momenti più significativi anche della sua.
La protagonista è quindi Ruth, figlia di un rabbino polacco, emigrata con la famiglia negli USA, dove vive un’esistenza difficile per il carattere dispotico del padre, a volte anche insensibile e crudele.
Sono gli anni tra le due guerre mondiali: nel Paese si vive il clima di segregazione razziale e il fatto che Ruth, bianca, si sposi con un nero, dopo essere fuggita, a 20 anni, da casa, provoca scandalo nella famiglia che, addirittura, la ripudia.
Il matrimonio è felice, allietato dalla nascita di numerosi figli (tra cui James): la morte di Andrew Mc Bride (il marito) getta però la donna nel più profondo sconforto fino all’incontro con Hunter Jordan, che sarà marito e padre affettuoso. Questo secondo matrimonio è felice e vede la famiglia diventare sempre più numerosa:ormai sono ben 12 i figli.
Anche Jordan, però, muore giovane e lascia la famiglia non solo nel dolore ma anche nelle difficoltà economiche.
Eppure Ruth, con determinazione, coraggio, a volte anche stravaganza, cresce i suoi figli ed offre loro la possibilità di studiare (oggi sono tutti laureati o, comunque, giovani che hanno successo nel lavoro).
La vita della famiglia, a volte disordinata, ha due pilastri incrollabili: la fede in Gesù e l’importanza dello studio.


Recensione
Il romanzo ha due voci narranti: James e sua madre. Questa scelta non confonde il lettore, anzi, suscita interesse e coinvolgimento perché le figure dei due protagonisti risultano molto “vive”, coerenti e credibili.
Molto interessanti e attuali i conflitti razziali che costituiscono lo sfondo della vicenda: la donna, sospesa tra il mondo dei bianchi e quello dei neri, sceglie il gruppo degli afro-americani e affronta con coraggio le barriere e le difficoltà che la vita le presenta.
Il romanzo è la storia vera di una madre e di un figlio ma, tra le righe, non si scorgono mai atteggiamenti di auto-compiacimento, trapelano solo sentimenti sinceri. È un libro molto bello, adatto a tutti.


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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