Autore della recensione: Bolognini Silvia

Titolo: Io non ho paura

Autore: Niccolò Ammaniti

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2005, Pagine: 219


La storia
Questo libro è ambientato nell'estate del 1978 rimasta famosa come una delle più calde del secolo. Ad Acqua Traverse, a causa del caldo torrido, gli adulti non uscivano di casa prima delle sei di sera, mentre i ragazzi del paese si ritrovavano presto in sella alle loro biciclette. Un giorno Teschio, il capogruppo, decise di scalare una ripida collina e disse che chi fosse arrivato ultimo avrebbe dovuto fare una penitenza. Michele, il protagonista, si propose per eseguire la penitenza per difendere Barbara, una ragazza del gruppo. Il ragazzo doveva arrivare al piano superiore di una casa disabitata in cima alla collina. Dopo varie difficoltà riuscì a salire aggrappandosi a rami di fico. L'interno della casa era ricoperto da sporcizia, bottiglie rotte, cocci, tegole ed escrementi di piccioni. Per uscire fuori Michele si buttò dal davanzale di una finestra rotta e cadde su una tettoia trasparente ricoperta da un materasso che chiudeva un buco buio e profondo. Michele cercò di spostare leggermente il materasso e notò delle sembianze umane; si trattava di un bambino raggomitolato su se stesso che sembrava morto. Il ragazzo se ne andò a casa, ma la notte stessa tornò in quel posto per verificare se quello che aveva visto era prprio vero. Era tutto vero, il bambino era lì che chiedeva con insistenza qualcosa da bere de mangiare. Michele per alcuni giorni fece visita a Filippo, il bambino imprigionato nel buco, gli portava da mangiare, lo faceva uscire, giocava con lui, ma in seguito, parlando con il padre, capì che c'era qualcosa di oscuro, misterioso, nascosto. Il padre era complice del rapimento di Filippo. Michele intuì anche che se non l'avesse liberato in tempo l'avrebbero ucciso, per questo corse a liberare l'amico quando sentì arrivare qualcuno. Si trattava di suo padre, era venuto per uccidere Filippo. Michele lo vide, in una mano teneva una pistola, nell'altra una torcia elettrica. Improvvisamente sentì un forte dolore alla gamba; gli aveva sparato inconsapevolmente suo padre.


Recensione
"Io non ho paura" è un'opera veramente bella, la scrittura è semplice e molto scorrevole. Con questo libro, credo che Niccolò Ammaniti riesca a toccare l'animo di qualsiasi persona raccontando una storia nella quale un ragazzo dovrà affrontare il male, abbandonando per sempre il mondo dei giochi e della semplicità. Lo consiglio a tutti!


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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Commenti - 7 presenti. Valutazione media: 8,57 / 10


Gabriele Magnaterra (30/12/22)

Il libro è veramente interessante da leggere ed è molto scorrevole fin dall'inizio della storia. La storia è descritta in modo semplice e accurato descrivendo anche i più piccoli dettagli.

Valutazione: 8 / 10


Giovanni Dolciotti (11/01/21)

Il protagonista di questo romanzo è Michele Amitrano, un bambino di 9 anni, che vive ad Acqua traverse, un paesino disperso in una campagna del Sud Italia. Durante una delle caldissime giornate d’estate Michele accetta la sfida del capobranco dei suoi amici e si ritrova a scoprire un buco in cima ad una collina dove trova un bambino che in un primo momento gli sembra morto, ma poi tornandoci il giorno dopo capisce che è vivo. Michele capisce subito che si tratta di un rapimento, ma non crede che la vicenda possa riguardare i suoi familiari e i pochissimi abitanti di Acqua Traverse. Dopo poco capisce di essersi sbagliato perché una notte ascolta la discussione degli adulti di tutto il paese e scopre il tremendo segreto che gli stavano nascondendo i suoi genitori. Michele inizia ad andare tutti i giorni a trovare Filippo, ossia il bambino rapito, e una di queste volte, viene scoperto costringendo gli adulti a cambiare nascondiglio e minacciando l’uccisione di Filippo se scoperto di nuovo a cercarlo. Dopo una lunga settimana trascorsa a casa, una notte sente i genitori dire che lo avrebbero ucciso. Quindi si fa coraggio e decide di andare a trovarlo. Dopo tanti ostacoli lo trova e gli dice di scappare, ma proprio in quel momento arriva il padre di Michele che lo scambia per Filippo e gli spara. Fortunatamente la vicenda finisce a liete fine per Michele e Filippo.

Valutazione: 8 / 10


Edoardo Rossi 3 A SIA (09/01/21)

Romanzo emozionante che, attraverso un linguaggio semplice e chiaro, esprime con la massima intensità i sentimenti dei personaggi coinvolti in un’atmosfera di tensione.
Impeccabile, inoltre, è il modo in cui l’autore riesce ad immedesimarsi in un bambino che ha paura di ciò che sta succedendo e che si sente impotente e tradito dagli adulti che gli stanno attorno.

Valutazione: 10 / 10


Carletti Giulia (14/09/17)

Mi è piaciuto molto questo libro, credo che sia scrito in modo molto semplice e chiaro, inoltre viene tutto descritto nei minimi dettagli.
Mi ha colpito il coraggio di un bambino che fa di tutto per salvare un suo amico, andando contro anche alla sua famiglia e rischiando più volte la vita.

Valutazione: 9 / 10


Simonetti Marco (11/09/17)

Questo libro ha una lettura molto semplice e scorrevole. Una cosa che mi ha colpito molto è stato il coraggio del protagonista nel rischiare la vita per salvare quella del ragazzino rapito.

Valutazione: 8 / 10


Morsucci Nicolò (22/12/12)

Questo romanzo mi è piaciuto perchè ha come protagonisti due ragazzi coinvolti in una situazione molto difficile: la lettura è scorrevole e coinvolgente.

Valutazione: 8 / 10


Paola Sbaffi (23/09/10)

Il libro è veramente bello!!! Ha una lettura scorrevole e nello stesso tempo semplice. Parla di una strana amcizia...nata per caso. Mi è piaciuto il coraggio del protagonista perchè ha cercato in tutti modi di salvare il suo amico (rapito dalla sua famiglia) mettendo a volte a rischio la sua vita... Consiglio la lettura a tutti!!

Valutazione: 9 / 10