Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Miserere

Autore: Grangè Jean-Christophe

Editore: Garzanti

Argomento: Giallo

Anno: 2009, Pagine: 535


Autore
J.B.Grangè è autore di romanzi di successo che hanno ampliato i confini del thriller tradizionale.
E’ anche autore di alcune sceneggiature cinematografiche tratte dai suoi film.


La storia
Le vicende si svolgono nella Parigi contemporanea. Kasdam, poliziotto in pensione, si trova, per primo, sulla scena di un omicidio avvenuto nella chiesa armena di Saint-Jean-Baptiste.
L’uomo ucciso è Goetz, esule cileno, direttore del coro di voci bianche, appassionato, in particolare, del Miserere di Allegri.
Kasdam non ha perso la grinta e il fiuto di quando lavorava alla Criminale, così inizia le sue indagini, parallele a quelle ufficiali, servendosi dei contatti che aveva quando era in servizio.
Il particolare più allucinante è che l’uomo è morto perché i suoi timpani sono stati perforati e con qualcosa di così particolare che non ha lasciato alcuna traccia.
Sul luogo del delitto ci sono poi molte impronte, ma di scarpe da bambino. Kasdam inizia anche a scavare sul passato di Goetz, vissuto in Cile all’epoca di Pinochet e le informazioni che raccoglie sono così disparate che l’uomo, confuso, non riesce ad individuare né movente né una pista da seguire.
Intanto l’assassino (o gli assassini) continua a colpire: le vittime hanno i timpani perforati, i loro corpi sono orrendamente mutilati e su ogni scena compare una frase del Miserere.
Kasdam è affiancato da Volokine, giovane poliziotto della Protezione minori, al momento sospeso dal servizio perché eroinomane in fase di disintossicazione.
Sono due “cani sciolti”: agiscono a loro modo, fuori dagli schemi, seguendo intuizioni e barlumi di verità, cercando di lottare contro i propri fantasmi, ossessionati dal possibile ruolo svolto da bambini-assassini…con la musica del Miserere, quasi colonna sonora di una scia di sangue e di orrori.


Recensione
Non mancano dettagli macabri e cruenti in questo ultimo romanzo di Grangè (come in altri suoi gialli), come non mancano colpi di scena e momenti di suspence. E’ un thriller dall’impianto solido, originale sia per la trama che per i protagonisti: le vicende, infatti, collegano il presente agli orrori delle dittature nazista e cilena ma rimandano anche all’oscura dimensione delle deviazioni settarie, caratterizzate da violenze fanatiche e assurde.
I due protagonisti, nel corso delle loro indagini, compiono un percorso che li conduce nel profondo della follia umana, è un viaggio nel Male, allo scopo di sconfiggerlo ma, allo stesso tempo, compiono un cammino interiore che li porta nel buco nero della loro coscienza, buco nero con cui, alla fine riescono a fare i conti, uscendone uomini rinnovati e liberi dai propri fantasmi interiori.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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