Autore della recensione: Cardinali Giulia
Titolo: Il bambino con il pigiama a righe
Autore: John Boyne
Editore: BUR Rizzoli
Argomento: Romanzo storico
Anno: 2007, Pagine: 211
Autore
John Boyne è nato in Irlanda nel 1971. Ha studiato al Trinity College di Dublino e all'Università dell'East Anglia, a Norwich.
La storia
Il romanzo è ambientato nel periodo della seconda Guerra Mondiale, durante il nazismo, e racconta la storia di Bruno, un bambino di nove anni, che vive con il padre – un ufficiale nazista -, la madre e la sorella a Berlino, in una grande casa di cinque piani, circondata da altre simili alla sua e dove abitano molti bambini con cui giocare.
Per motivi di lavoro del padre sono costretti a trasferirsi in una zona lontano da Berlino.
Nella nuova casa, isolata e decisamente più piccola, Bruno si sente solo. È proprio la solitudine che lo spinge ad avvicinarsi ad un alto reticolato che è riuscito a scorgere dalla finestra della sua cameretta. Oltre il reticolato non c’era traccia di verde e Bruno riesce a vedere soltanto baracche ed edifici squadrati di un solo piano. All’interno del recinto si aggirano persone che indossano, anche di giorno, un pigiama a righe. Nella sua incoscienza di un bambino di nove anni, non riuscirà a capire che quello non è altro che un campo di concentramento gestito dal padre, e lo scambierà per una “fattoria”. La curiosità e la speranza di trovare nuovi amici spingerà Bruno ad avvicinarsi a questa “fattoria”, dove conosce Shmuel, un bambino, della sua stessa età, che vive al di là del reticolato. Bruno, ogni giorno si recherà lì di nascosto, e stringerà con Shmuel una forte amicizia che lo spingerà ad aiutare il suo amico ebreo a ritrovare il padre…
Recensione
Il libro si legge molto bene e tutto d’un fiato, per arrivare al finale che, purtroppo, è inaspettato, triste e invita a non dimenticare quale segno crudele abbia lasciato l’olocausto a tutti noi.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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Commenti - 2 presenti. Valutazione media: 9,50 / 10
Simonetti Marco (08/01/18)
Libro bellissimo che parla della storia dell'olocausto senza scene di violenza.L'autore ci racconto questa storia attraverso il figlio del comandante nazista di nome Bruno che stringe amicizia con Shmuel,bambino ebreo che vive nel campo del concentramento del padre di Bruno.Consiglio a tutti la lettura di questo libro perché a mio parere è fantastico!
Valutazione: 10 / 10
Paola Sbaffi (31/08/10)
E' un libro non solo interessante ma anche emozionante...nel quale è raccontata la storia dell'olocausto attraverso gli occhi di un bambino di nove anni che non riesce a capire perché centinai di persone vivono di là del reticolato e perché indossano tutti dei pigiami a righe. L’autore ci racconta anche di una strana amicizia nata tra Bruno, il figlio del comandante nazista, e Shmuel un bambino ebreo che vive nel campo di concentramento. Proprio per questi due particolari mi è piaciuto il libro perché l'autore non ha raccontato la vita nei campi di concentramento con scene di violenza ed orrori ma con tatto ed attenzione. Consiglio la lettura a tutti!!
Valutazione: 9 / 10