Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: La mano di Fatima
Autore: Falcones Ildefonso
Editore: Longanesi
Argomento: Romanzo storico
Anno: 2009, Pagine: 911
Autore
Nato nel 1959 in Spagna, è un avvocato specializzato in diritto civile: esercita a Barcellona dove vive con la sua famiglia.
La storia
Le vicende narrate si svolgono in Spagna in un arco di tempo che va dal 1568 al 1612, quindi durante il regno di Filippo II, poi del suo successore Filippo III.
Il protagonista è il giovanissimo morisco Hernando (Hamid per gli arabi) di cui viene raccontata la vita difficile e avventurosa.
I moriscos sono gli arabi di Spagna che, dopo la Reconquista, subiscono un processo di cristianizzazione forzata, poi l’espulsione.
Prima della loro cacciata, i moriscos soppoortano ingiustizie e prepotenze, per questo scoppia una rivolta nelle Alpujarras.
In queste vicende si trova coinvolto anche Hernando, detto il Nazareno perché nato in seguito alla violenza subita dalla madre da parte di un prete: i suoi occhi azzurri testimoniano le sue origini e lo rendono odiato al patrigno, Brahim.
La rivolta dei moriscos è caratterizzata da episodi di incredibile ferocia, sia da parte araba che da parte cristiana, fino a che i moreschi, sconfitti, sono costretti a trasferirsi a Cordova.
Durante la fuga, Hernando conosce la giovanissima Fatima e tra i due nasce un amore forte e intenso, ma ostacolato dal violento e prepotente Brahim che vuole e ottiene Fatima come seconda sposa.
Il trasferimento a Cordova permette, però, a Hernando e a Fatima di realizzare il loro amore ma i due giovani, come altri moreschi, sono costretti a professare la loro fede in segreto, fingendosi, invece, fedeli cristiani.
Hernando, grazie alle sue capacità, riesce ad offrire una vita serena e agiata alla sua famiglia, sempre, però, clandestinamente impegnato per il riscatto della sua religione e del suo popolo.
Tuttavia, nuove tragiche vicissitudini colpiscono il giovane che, dopo averle superate con sofferenza, si troverà a fare i conti con un decreto di espulsione che, tra l’altro, vanifica quell’impegno, da lui profuso per anni, per giungere ad una coesistenza pacifica tra le due religioni.
Recensione
Il romanzo è molto ampio e complesso, caratterizzato da un’attenzione precisa e dettagliata nei confronti del contesto storico, analizzato con estrema cura.
Le vicende dei protagonisti, quindi, sono verosimili e riflettono con chiarezza le condizioni e i contrasti religiosi del tempo.
La figura del protagonista, Hernando-Hamid, uomo diviso tra due religioni, è di particolare fascino per le sue doti, per la sua capacità di cavarsela, per la sua tenace coerenza, rappresentata proprio dalla mano di Fatima.
Si tratta di un amuleto islamico raffigurante una mano le cui dita rappresentano i pilastri della fede musulmana.
Hernando tiene sempre con sé questo oggetto, donatogli da Fatima, che gli ricorda quale sia la vera fede per cui è tenuto a lottare.
Anche se nel romanzo è sottolineato il fanatismo religioso sia da parte cristiana che islamica, la via perseguita dal protagonista si avvicina di più al tentativo di far convivere le due religioni.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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