Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il bacio della medusa

Autore: Mazzucco Melania

Editore: Baldini Castoldi Dalai

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2003, Pagine: 507


Autore
E’ nata a Roma nel 1966.
Ha pubblicato diversi romanzi, finalisti al Premio Strega e Viareggio.
Con questo romanzo ha raggiunto il successo e il Premio Strega nel 2003.


La storia
Nel 1905 Felice Argentero, conte di Brezè (Cuneo) sposa Norma Boncompagni, di condizioni economiche solo dignitose ma giovane seria e colta.
I due sposi, innamorati e felici, vivono serenamente gli inizi del loro matrimonio ma il marito, geloso e possessivo, a poco a poco soffoca tutti gli interessi di Norma che si trova a vivere giornate tutte uguali, occupate dai ricami e dalle chiacchiere delle due cognate che, nubili e piuttosto ostili verso la moglie del fratello, vivono nella stessa casa degli sposi.
Nel corso del matrimonio nascono tre figli mentre una quarta, Angelica, l'attesa figlia femmina, nata cerebrolesa, muore in tenera età.
Felice porta avanti una brillante carriera politica ma, mentre consegue successi nella sfera pubblica, perde sempre più in quella privata: i rapporti tra i due coniugi sono infatti sempre meno appassionati, Norma è distante, sembra spesso assente e lontana.
Nella loro vita entra la giovane serva Medusa: venduta all'età di 8 anni ad un individuo strano, un vagabondo che vive di espedienti, che ha abusato di lei, la bambina, poi adolescente, e il suo aguzzino, poi unico punto di riferimento, sono legati da un particolare rapporto, sempre più vicino all'amore.
In seguito all'abbandono da parte dell'uomo, Medusa entra a casa Argentero ed entra anche nel cuore di Norma, con conseguenze tragiche.


Recensione
Le vicende narrate si svolgono nei primi 50-60 anni del Novecento: sono presenti anche alcuni riferimenti al contesto storico ma questo rimane marginale e in sottofondo perchè l'interesse dell'autrice si sofferma sulle due protagoniste femminili, Norma e Medusa, le quali, sebbene tanto distanti tra loro per cultura, classe sociale, esperienze di vita, hanno in comune lo stesso bisogno d'amore.
La scrittrice indaga l'interiorità delle due donne, svela i risvolti più nascosti e morbosi della loro anima, quindi è l'indagine psicologica che prevale nel testo.
E' nota l'abilità con cui la Mazzucco utilizza la "magia delle parole" ma questa volta, secondo me, il gusto per il particolare, la similitudine e la metafora originali sono eccessivi, barocchi, per cui la lettura diventa lenta e pesante: nel mare dei dettagli, soffocato da troppe parole, il lettore rischia non solo di perdersi ma anche di annoiarsi molto.

Disponibile alla biblioteca "La Fornace" di Moie


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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