Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: L'isola sotto il mare

Autore: Allende Isabel

Editore: Feltrinelli

Argomento: Romanzo storico

Anno: 2009, Pagine: 426


Autore
Nata a Lima nel 1942, vive da molti anni negli USA. Considerata una delle voci più significative della narrativa contemporanea, è autrice di molti romanzi di successo tra cui “La casa degli spiriti”.


La storia
S. Domingo, ultimo trentennio del Settecento.
Mentre in Europa l’Illuminismo diffonde idee di libertà e di uguaglianza, nella piccola isola delle Antille grandi proprietari terrieri, emigrati dalla Francia, si arricchiscono grazie alle loro piantagioni di canna da zucchero utilizzando schiavi neri, costretti a vivere in condizioni disumane, esposti alla brutalità e alla prepotenza dei sorveglianti.
Toulouse Valmorian, giovane colto ed elegante, da Parigi si trasferisce a S. Domingo in seguito alla morte del padre, proprietario di una piantagione.
Il caldo umido e soffocante, la sensualità e la violenza dell’ambiente, lo catturano al punto tale che quella che doveva essere una breve permanenza si trasforma in una scelta definitiva.
All’approssimarsi del suo matrimonio con una giovane cubana, Eugenia, acquista una schiava per la moglie, Zaritè, una bambina di 9 anni della Guinea.
Zaritè, che è poi la protagonista del romanzo, diventa ben presto la favorita di Eugenia e, con il passare degli anni e il progredire della malattia della padrona, è lei che gestisce la casa ed è lei che è costretta a soddisfare i desideri sessuali di Valmorian.
Da questi incontri forzati nasce Rosette che Maurice, figlio legittimo, ama, fin dalla nascita, di un amore forte e tenace.
Una violenta e devastante rivolta di schiavi costringe Valmorian a lasciare S. Domingo e a trasferirsi in Louisiana dove, grazie alle sue risorse economiche, può riprendere l’attività della piantagione in collaborazione con Sancho, suo cognato e, per quanto completamente diversi per carattere e temperamento, suo migliore amico.
Zaritè è sempre alla guida della casa, organizza e gestisce la vita domestica a capo di numerosi schiavi, con impegno ed efficienza, ma in Louisiana nuovi incontri e nuovi avvenimenti daranno un corso diverso alla sua vita.


Recensione
Non è facile sintetizzare il contenuto di un romanzo così ricco: sono numerosi i personaggi, ben caratterizzati e definiti, dipinti con belle immagini nelle pagine che scorrono veloci alla lettura.
Il contesto storico e sociale è presentato con scrupolo e precisione: senza mai annoiare, chiarisce e precisa lo svolgersi delle vicende private e suggerisce un quadro molto interessante riguardo le condizioni e i rapporti tra le varie categorie di bianchi e mulatti liberi. Insieme, note di colore e di fascino riguardo riti vodoo, guaritrici che, quasi sciamani, curano con le erbe e cadono in trance, sullo sfondo di un paesaggio avvolgente e sensuale.
La bella protagonista del romanzo è Zaritè, simbolo di un desiderio di libertà non soffocato da anni di schiavitù e di sopraffazioni, ma simbolo, anche, di un amore materno che le condizioni pure degradanti di vita non riescono a smentire.
La scrittura è quella dei migliori romanzi dell’autrice, elegante ma, insieme, scorrevole e calda.
In conclusione, un romanzo storico veramente potente e affascinante che conferma l’Allende una delle voci, secondo me, più interessanti e significative della narrativa contemporanea.


Presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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Commenti - 1 presenti. Valutazione media: 9,00 / 10


Albanesi Cristina (08/11/16)

Questo romanzo mi è particolarmente piaciuto perché l'autrice riesce con la sua scrittura a catapultarti nei luoghi che descrive, nelle emozioni che prova ogni singolo personaggio. Questo libro è un tripudio di emozioni tutto da vivere!

Valutazione: 9 / 10