Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli

Autore: Geda Fabio

Editore: Dalai

Argomento: Viaggi

Anno: 2010, Pagine: 154


Autore
Fabio Geda è nato nel 1972 a Torino, dove vive. Giornalista, scrive su “Linus” e “La Stampa”, si occupa di disagio minorile e animazione culturale: ha pubblicato altri due romanzi che hanno ottenuto successo di critica e di pubblico.


La storia
Dall’Afghanistan sotto il controllo dei talebani, una madre riesce ad allontanarsi e portare il proprio figlio di 10 anni in Pakistan, a Quetta.
Una sera, prima di addormentarsi, la madre gli fa promettere di non fare uso di droghe, di non fare uso di armi, di non rubare: il bambino promette, senza immaginare che sta parlando con sua madre per l’ultima volta.
Infatti la donna è costretta a tornare in Afghanistan dove ha altri due bambini più piccoli: ha lasciato il più grande in Pakistan per salvarlo dalla crudeltà del regime talebano che, senza dubbio, l’avrebbe trasformato in un bambino-soldato.
Quel bambino di 10 anni, solo, in un paese straniero, è Enaiatollah Akbari che, a distanza di 10 anni, a Torino, dove ora vive, racconta la sua incredibile avventura a Fabio Geda.
Dal Pakistan all’Iran, poi alla Turchia, alla Grecia e, infine, all’Italia dove,adottato da una famiglia di Torino, ha ottenuto il permesso di soggiorno come rifugiato politico.
Il suo viaggio è durato quasi 10 anni: con il terrore di essere, in ogni luogo, scoperto e rimandato in patria in quanto clandestino, Enaiat ha svolto diversi lavori, quasi sempre sproporzionati alla costituzione fisica di un bambino, che gli hanno permesso di sopravvivere senza mai violare le promesse fatte a sua madre.
Lungo la strada, Enaiat ha incontrato disonestà e prepotenza, ma anche generosità disinteressata,lungo la strada da bambino è diventato uomo e, sempre lungo la strada, pur tra tante difficoltà, non ha mai perso né la speranza né il coraggio di andare avanti, animato dal desiderio di un luogo in cui vivere un’esistenza serena.


Recensione
E’ una storia bellissima e commuovente, quella di Enaiat, esempio non solo per tanti esiliati come lui, ma anche per i nostri giovani che, tra agi e comodità,trovano spesso eccessivo anche il minimo sacrificio.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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