Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Io e Dewey

Autore: Myron Vicki

Editore: Sperling e Kupfer

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2008, Pagine: 278


Autore
Vicki è nata in una fattoria alla periferia di Spencer,città in cui vive. Ha lavorato alla Spencer Public Library per 25 anni, 20 dei quali come direttrice.


La storia
Il 18 gennaio 1988 è un freddissimo lunedì. Vicki, la direttrice della biblioteca di Spencer (Iowa), come ogni mattina, apre il contenitore dei libri restituiti ma, tra questi, c’è anche un gattino di circa due settimane, sporco e infreddolito.
Subito impietosita, Vicki fa di tutto per scaldarlo e farlo riprendere: il gattino è malfermo sulle zampe, denutrito... ma conquista subito il cuore di Vicki e delle sue collaboratrici.
Adeguatamente curato, il micio riacquista la salute e manifesta un carattere un po’ speciale: curioso e giocherellone, ama moltissimo stare con la gente e coloro che frequentano la biblioteca di Spencer vengono ben presto conquistati da Dewey Readmore Books (questo l’altisonante nome dato al gatto) al punto da contendersene i favori.
Vicki (la narratrice) ottiene la possibilità di far vivere Dewey in biblioteca: di questa, in breve, egli diventa, a tutti gli effetti, il re. Aspetta Vicki il mattino per ricevere cibo e carezze, poi è pronto per accogliere i visitatori, scegliendo le gambe sulle quali fare un sonnellino, passeggia sugli scaffali, fa un giretto sul carrello dei libri...
E’ così rilevante e affettuosa la sua presenza che, addirittura, il numero degli utenti aumenta perché molti dei cittadini di Spencer vogliono essere tra i preferiti di Dewey.
Il gatto, poi, con quel sesto senso tipico degli animali domestici, intuisce chi si trova in una situazione di particolare sofferenza e a queste persone, in particolare, rivolge la sua attenzione.
Mentre Vicki racconta la vita e le imprese di Dewey, racconta anche la sua vita privata: un matrimonio fallito, le difficoltà nel crescere sua figlia da sola, i problemi di salute... ma racconta anche le trasformazioni e i problemi economici della sua città, attraversata anche da una fase di recessione piuttosto difficoltosa.
Intanto passano gli anni…la fama di Dewey supera i confini cittadini: di lui si parla in alcuni giornali dello Iowa ma poi anche in riviste più importanti, a tirature nazionali, arriva anche la televisione per riprenderlo, addirittura arriva un regista dal Giappone!
Dewey, sempre all’altezza di ogni situazione, in queste occasioni dà il meglio di sé. Si esibisce senza vergogna, pronto ad eseguire quanto gli viene richiesto, quasi consapevole che questo è il prezzo della fama!
E tutta la cittadinanza di Spencer, diventata famosa grazie a Dewey, ritrova un comune senso di appartenenza, un positivo atteggiamento di orgoglio verso la propria città, mentre Dewey, come sempre, accoglie tutti coloro i quali, sempre più numerosi, si recano in biblioteca, ma ha attenzioni speciali per la bambina autistica, il barbone, il disoccupato…anche se, come è naturale, è Vicki il suo grande amore.
L’esistenza e la fama di Dewey sono confermate e testimoniate da foto, filmati e interviste presenti in numerosi siti internet che lo rendono, a distanza di anni, ancora una star.


Recensione
Il libro, scritto da Vicki, la narratrice, non è quindi una bella favola ma una storia vera, per questo ancora più bella, che strappa, nelle pagine finali, anche un po’ di commozioe...
Lettura adattissima a tutti, piacevole e rasserenante, imperdibile per chi ama gli animali, in particolare i gatti.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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