Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Ghiaccio nero

Autore: Connelly Michael

Editore: Piemme

Argomento: Giallo

Anno: 2008, Pagine: 393


Autore
Nato nel 1956 a Philadelphia, è stato giornalista per diversi quotidiani (occupandosi anche di cronaca nera) prima di dedicarsi alla scrittura di gialli. Il primo libro è del 1992 ed introduce il personaggio, poi ripreso in molti altri romanzi, dell'investigatore Hieronymus Bosch.


La storia
Il ghiaccio nero è una nuova sostanza stupefacente che si sta diffondendo a Los Angeles e, in particolare, nella zona di Hollywood dove, dietro fasti e lusso, si nascondono piaghe sociali e crimini diffusi.
Legati al ghiaccio nero sono, in qualche modo, diversi omicidi: il primo è quello di un agente della narcotici, Cal Moore, tormentato da un oscuro passato.
Proprio partendo da questo primo delitto, camuffato da suicidio, Bosch riesce ad individuare una vasta rete di produttori e spacciatori di ghiaccio nero che ha, al vertice, un personaggio veramente insospettabile.


Recensione
Come già detto per altre recensioni, Harry Bosch è il tipico poliziotto americano intuitivo, rude, di poche parole, un po’ monolitico: questa volta, secondo me, queste caratteristiche sono un po’ esasperate e il detective sembra appartenere sempre più alla serie “uomini duri”, pronto anche a farsi giustizia da sé.
Anche altri poliziotti che lavorano con Bosch presentano queste caratteristiche di “angeli vendicatori”: figure molto americane, molto John Wayne, ma che rendono la lettura non sempre così piacevole.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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