Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La strada delle croci

Autore: Deaver Jeffery

Editore: Rizzoli

Argomento: Giallo

Anno: 2010, Pagine: 498


Autore
J.Deaver è nato a Chicago nel 1950.Giornalista e avvocato, dal 1990 si è dedicato alla scrittura ottenendo successo in tutto il mondo.


La storia
La penisola di Monterey è in allarme: un pazzo pericoloso lascia lungo la Highway 1 delle croci con la data del giorno dopo e, ogni volta che compare una croce, nell’arco delle 24 ore successive si verifica un’aggressione che, spesso, diventa omicidio.
Delle indagini si occupa Katherine Dance, agente del California Bureau of investigation, esperta di cinesica.
Dopo la prima aggressione i sospetti si indirizzano verso un giovane di 17 anni, Travis: timido e solitario, conduce un’esistenza difficile, tra problemi economici e familiari, forse per questo Travis ha un’altra vita on-line.
Dopo un primo interrogatorio Travis scompare: Katherine è convinta che sia lui l’autore dei successivi atti criminosi. Questa è anche l’idea che si è fatta l’opinione pubblica: molti utilizzano un blog, frequentatissimo, quello di James Chilton, per rivolgere a Travis le peggiori accuse, criticando anche le forze dell’ordine, accusate di non proteggere adeguatamente i cittadini.
Grazie alla collaborazione di un esperto di informatica, Katherine intuisce un legame tra gli omicidi e il blog, inoltre, entrando in Aetheria, mondo virtuale contrapposto a quello reale, scopre nuovi aspetti e nuove caratteristiche di Travis che non combaciano con la figura di un assassino: a questo punto, allora, chi è il colpevole?


Recensione
Secondo romanzo di Deaver che ha come protagonista Katherine Dance: ci sono elementi che legano questo giallo al precedente (La bambola che dorme) ma non è indispensabile aver letto il primo per capire il secondo.
Insieme intuitiva e razionale, la protagonista è alle prese anche con i problemi della vita quotidiana, in particolare la difficoltà di crescere due figli, vedova: questo elemento permette all’autore di inserire possibilità e incontri in modo da arricchire la trama “gialla” con tinte “rosa”.
Il romanzo, nel miglior stile di Deaver, è un continuo gioco di specchi: questa volta, secondo me,un po’ più scoperto ma ciò non rende la lettura meno appassionante.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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