Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Missione Kashmir
Autore: Chandra Vikram
Editore: Sperling e Kupfer
Argomento: Letteratura straniera
Anno: 2002, Pagine: 367
Autore
V.Chandra è un giovane giornalista di Nuova Delhi: spesso inviato nei luoghi “caldi” del pianeta, è un punto di riferimento per il giornalismo indiano.
La storia
Le vicende si svolgono in Kashmir lungo un arco di tempo che abbraccia, all’incirca, questi ultimi 50 anni.
Nella valle del Kashmir (“gioiello di una corona posta sulla sommità dell’India”) nel piccolo sobborgo di Zafar Bagh vivono Kaul e Habib. Figli di genitori fraternamente amici, crescono anche loro come fratelli sebbene Kaul sia induista e Habib musulmano, ma quelli sono gli anni in cui il Kashmir era, ancora, “il paese più bello del mondo”.
Ai due bambini si unisce una ragazzina orfana e povera, Yasmin, che la madre di Kaul aiuta come fosse sua figlia.
L’infanzia e l’adolescenza dei tre giovani scorre serena e affettuosa anche se non è solo affetto quello che Habib prova per Yasmin la quale ricambia, teneramente, le attenzioni del giovane.
Intanto, però, dopo l’indipendenza dell’India e la nascita di due stati ( India e Pakistan), la stabilità politica e sociale del Kashmir comincia ad essere compromessa per l’arrivo di integralisti islamici provenienti da Pakistan e Afghanistan che si uniscono a quei gruppi locali che vorrebbero l’indipendenza del Kashmir dall’India.
E’ ad uno di questi gruppi che si unisce Habib mentre Kaul entra nell’esercito indiano: le strade dei due amici, così, si separano, quell’affetto profondo che li aveva uniti sembra frantumarsi all’impatto con i tragici eventi che colpiscono la valle.
Infatti, gli integralisti pakistani, che arrivano sempre più numerosi, hanno in realtà lo scopo di annettere il Kashmir trasformandolo in Repubblica Islamica: mentre cercano di conseguire il loro scopo, scoppiano disordini tra la popolazione del Kashmir, quasi una guerra civile con eccidi e massacri, con difficoltà frenati dall’esercito indiano.
Dell’esercito fa parte, ricoprendo un’importante carica, Kaul, mentre Habib lotta per l’indipendenza del Kashmir, costretto, però, a subire l’assurdo rigore degli integralisti che, in cuor suo, non accetta.
Habib continua, comunque, ad inseguire i suoi ideali ma il prezzo elevatissimo che questo comporta lo spinge a rivedere certe linee di condotta e, forse, a ritrovare un legame con Kaul.
Recensione
E’ uno dei più bei romanzi di storia contemporanea che io abbia letto: le vicende storiche sono esposte con precisione e chiarezza e il taglio giornalistico, vista la formazione dell’autore, le rende immediate e dirette.
Su questo interessante anche se lacerato contesto, si intesse una storia inventata fatta di amicizia, amore, tenerezza… elaborata con intensità di sentimenti e commozione.
La lingua e lo stile sono accurati ed eleganti, trasportano il lettore in un ambiente fiabesco, così è presentato il Kashmir prima dei vari contrasti, ma anche, successivamente, in una dimensione in cui la religione serve assurdamente a giustificare l’assenza di qualunque rispetto per la vita umana.
Lettura, secondo me, da non perdere.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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