Autore della recensione: Matteo Paolucci

Titolo: Pochi inutili nascondigli

Autore: Faletti Giorgio

Editore: Dalai

Argomento: Giallo

Anno: 2008, Pagine: 376


Autore
Nato ad Asti nel 1950, ha partecipato ad alcune trasmissioni televisive come Drive In.
Si è accostato al mondo della musica leggera collaborando con artisti come Mina e Branduardi.
Con “Io uccido” ha debuttato nella letteratura thriller.


La storia
Il libro è composto da 7 racconti sconnessi tra di loro.
Forse l’unico filo che li collega è quello del paranormale, la presenza di elementi fantascientifici (il primo ed il terzo racconto ne sono pieni) che vanno a stravolgere la storia dei personaggi.
Le storie sono quasi tutte ambientate in Italia al contrario degli scorsi romanzi e le descrizioni sono come al solito molto abbondanti.


Recensione
Questo è il libro di Faletti che mi è piaciuto di meno: per i miei gusti le storie sfociano troppo sul fantascientifico anche se come al solito il linguaggio è nel complesso facile e la descrizione degli ambienti e dei paesaggi è molto minuziosa.
Due storie invece presentano lo stile Falettiano visto in “Io uccido” e sono a mio parere molto più avvincenti e ricche di colpi di scena.
Secondo me l’autore farebbe meglio a tornare a scrivere gialli e non avventurarsi in esperimenti rischiosi tipo questo.
Fortunatamente questo è il quarto libro di Faletti che leggo perché se lo avessi letto per primo sicuramente non avrei poi letto gli altri che sono invece dei bei libri.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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