Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il mago del vento

Autore: Senesi Vauro

Editore: Piemme

Argomento: Letteratura straniera

Anno: 2008, Pagine: 342


Autore
V.Senesi, nato nel 1955, vive a Roma: come giornalista ha effettuato reportage dall’Afghanistan, dalla Palestina e dall’Iraq. E’ in uno dei suoi viaggi che ha incontrato il personaggio che ha dato vita a queste pagine.


La storia
Fahim è solo un bambino quando, improvvisamente, perde l’udito: sono inutili gli interventi dei medici il cui responso è netto, Fahim resterà sordo.
Questa situazione provoca sconforto e angoscia in tutta la sua famiglia: ne soffre il fratello maggiore, Alì, al quale Fahim è legato da un fortissimo affetto e da una stretta complicità, ne soffrono i genitori e la sorellina.
Il bambino, a causa della sua sordità, non può più andare a scuola: il silenzio che lo circonda è, per lui, sempre più pesante e opprimente, gli sembra che gli venga negata la stessa esistenza.
Lo salva dall’angoscia Hasan: storpio in seguito ad una ferita di guerra, insegna a Fahim ad ascoltare con la mente e con il cuore e ad entrare in sintonia con gli elementi dell’universo, ad esempio i piccioni dei quali, ormai adulto, Fahim riesce addirittura a guidare il volo.
Intanto, però, il padre, Yussuf, incapace di accettare la sventura del figlio, annega il proprio dispiacere nell’alcol, diventando sempre più estraneo a se stesso e agli altri al punto tale da suscitare il risentimento di Alì, che decide di partire da casa per arruolarsi nella guerra contro il Kuwait.
Considerato disperso, la vita è sempre più difficile per la famiglia di Fahim, segnata da sventure e da congedi dolorosi, ma la vita è difficile per tutto il popolo iracheno, specialmente dopo l’inizio dell’attacco americano.
Fahim segue la sua strada, alla ricerca di Alì, mentre guerra e distruzione imperversano nel paese.


Recensione
L’autore racconta una bellissima storia, anche se tragica, che si svolge in Iraq in tempi attuali.
Se da un lato situazioni e sentimenti travalicano il contesto geografico, lo scrittore che, come giornalista ha assistito agli episodi di guerra, presenta anche le tragiche conseguenze di questa sulla popolazione civile.
Tuttavia, secondo me, al centro della storia c’è la vicenda personale di Fahim, narrata con commozione, a tratti con tenerezza.
Bella la scrittura, limpida ma ricca di sentimenti, con un ritmo pacato che lascia trasparire i moti del cuore dei personaggi.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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