Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Il filo che brucia

Autore: Deaver Jeffery

Editore: Rizzoli

Argomento: Giallo

Anno: 2010, Pagine: 531


Autore
Ex avvocato e ora scrittore a tempo pieno, vive tra la California e la Virginia. Ha ricevuto diversi premi letterari ed è il “padre” della celebre coppia di investigatori Lincoln Rhyme e Amelia Sachs.


La storia
Lincoln Rhyme è ancora sulle tracce dell’Orologiaio (La luna fredda) sfuggito alla cattura: è individuato in Messico e Rhyme è continuamente in contatto con la polizia messicana sia per sventare azioni criminose sia per, finalmente, catturarlo.
Intanto, però, il criminologo tetraplegico segue un nuovo caso: a New York un folle assassino provoca vittime usando l’elettricità, cioè manomettendo quadri e fili elettrici presso le stazioni di fornitura.
Al solito, Lincoln e Amelia scrupolosamente esaminano le varie scene dei crimini alla ricerca di prove e tracce fino ad individuare il colpevole che sta, tra l’altro, mettendo in serie difficoltà la Algonquin, la principale fornitrice di energia elettrica.
Naturalmente, però, quando il caso sembra risolto , una serie di colpi di scena finali rovescia ogni convinzione del lettore mentre, al solito, la geniale mente di Rhyme porta il caso alla definitiva e inaspettata conclusione.


Recensione
Con questo romanzo ritorna uno dei personaggi più amati del giallo contemporaneo: Lincoln Rhyme, protagonista di numerosi libri di successo di Deaver.
Questa volta l’assassino utilizza un’arma invisibile, la corrente elettrica e questo mezzo permette all’autore di inserire nella storia anche problematiche attuali riguardo l’utilizzo di fonti energetiche alternative e pulite.
A parte questo, però, lo svolgersi della vicenda è rallentato da un’attenzione ai particolari tecnico-scientifici un po’ eccessiva e l’analisi delle prove è così minuziosa da risultare, a volte, un po’ noiosa.
Lincoln Rhyme è sempre “un grande”, sebbene rude e burbero ma, questa volta, in alcune circostanze, un po’ sopra le righe.
In conclusione, sempre un bel giallo ma, secondo me, con esiti meno felici rispetto ad altri: in effetti, per quanto Jeffery Deaver sia un bravo scrittore, come si può dare il meglio di sé scrivendo due o tre romanzi all’anno?


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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