
Autore della recensione: Cristina Paciarotti
Titolo: Misery
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Argomento: Giallo
Anno: 2008, Pagine: 400
Autore
Stephen Edwin King (Portland, 21 settembre 1947) è uno scrittore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror, dell'ultimo quarto del XX secolo ed è considerato quindi un autore di spicco anche nel romanzo gotico moderno. Scrittore notoriamente prolifico, nel corso della sua fortunata carriera, iniziata nel 1974 con "Carrie", ha pubblicato oltre sessanta opere, fra romanzi e antologie di racconti, entrate regolarmente nella classifica dei bestseller, vendendo complessivamente più di 350 milioni di copie. La maggior parte delle sue storie ha avuto anche trasposizioni cinematografiche o televisive.
La storia
La storia inizia quando Paul Sheldon esce lentamente dal coma. Recupera gradualmente la memoria: è un popolare scrittore di romanzi, autore della serie Misery (la cui protagonista è Misery Chastain), coinvolto in un incidente stradale durante una tempesta invernale fuori da Silver Creek (Colorado) e gravemente ferito. La sua salvatrice, Annie Wilkes, è un'ex infermiera professionista che lo ha portato a casa propria per curarlo di persona. Per fortuna, Annie è la fan numero uno di Paul ed attende impazientemente nuove pubblicazioni della sua serie preferita. Con il passare del tempo, in ogni caso, Paul scopre che esiste anche il rovescio della medaglia: Annie è mentalmente malata, non ha detto a nessuno dove lui si trovi, e ha un passato violento che comprende una carriera di serial killer.
Annie inizia ad abusare fisicamente e psicologicamente di Paul quando finisce la lettura del suo ultimo lavoro, in cui l'eroina Misery muore. In seguito Annie costringerà Paul a bruciare il manoscritto del suo nuovo libro, "Bolidi", unica copia esistente al mondo. Disgustata da un'inaspettata chiusura della serie Misery, dove l'eroina trova la morte nell'ultimo libro "Il figlio di Misery" dando alla luce un neonato, Annie obbliga Paul a scrivere un nuovo romanzo "solo per lei" riportando in vita la protagonista. Paul lavora sul libro, mentre l'umore di Annie continua ad oscillare raggiungendo limiti sempre più estremi. La sua pazzia aumenta quando Paul tenta di evadere; lei gli amputa il piede sinistro e un pollice e uccide un poliziotto che stava investigando sulla sua scomparsa. Mentre le autorità cominciano a stringere il cerchio intorno ad Annie, la situazione di Paul da critica diventa disperata (sia per la stesura del libro che per il tentativo di salvarsi la vita). Dopo aver ultimato il libro, il più bel libro che abbia mai scritto secondo lo stesso scrittore, Paul lo brucia davanti agli occhi di Annie, che sconvolta prova a salvare le pagine dalle fiamme. Approfittando della situazione Paul scaglia la macchina da scrivere sulla schiena di Annie tramortendola. Una volta raggiunta a tentoni tenterà di soffocarla con la carta bruciata; restia a morire Annie ingaggerà una lotta forsennata con Paul. Inciampata sulla macchina da scrivere si procurerà una ferita mortale alla testa. Credendola morta Paul si rifugia in bagno ma i poliziotti che irrompono in casa attirati dai suoi segnali dall'interno, gli riferiranno di non aver trovato nessuno nell'abitazione, a parte lui. Annie infatti sarà ritrovata morta vicino al fienile, intenta ad afferrare una motosega con la quale mutilare ulteriormente il suo scrittore preferito. Rimesso in sesto dalla medicina e da una protesi di ultima generazione, Paul pubblicherà il manoscritto "Il ritorno di Misery". Il manoscritto dato alle fiamme era in realtà un cumulo di fogli ed appunti con annesso frontespizio, efficacissimo nel trarre in inganno Annie. Il pensiero della sua carceriera lo tormenta ogni notte e in ogni momento. Un'ossessione tale da non permettergli più di scrivere ottenebrando la sua fantasia. Ma Paul sa che non è così. Visto un ragazzino a Manhattan con una puzzola in gabbia, Paul si domanda dove il giovane abbia trovato l'animale. Sarà lui stesso a decidere la storia del ragazzo e della puzzola, proprio con la sua fantasia. È l'inizio di un gioco fantastico; la conferma che la fantasia e il lavoro da scrittore sono stati salvaguardati dalla furia omicida di Annie.
Recensione
Che dire... E' un libro fantastico, davvero molto scorrevole, che cattura l'attenzione del lettore anche dopo aver letto solo le prime pagine. E' un romanzo che riesce a rendere il thriller uno dei generi più amati anche a chi non è mai piaciuto. Questo libro è l'ennesima testimonianza di quanto la volontà e la forza possano cambiare il corso anche degli avvenimenti più tragici e che l'abbandonarsi a se stessi è la peggior arma che un uomo disperato possa adottare.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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