
Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: I sei sospetti
Autore: Swarup Vikas
Editore: Guanda
Argomento: Giallo
Anno: 2009, Pagine: 533
Autore
V. Swarup è un diplomatico indiano. "Le 12 domande" è il suo primo romanzo: best seller internazionale, è diventato un film dal titolo "Il povero milionario", per la regia di Danny Boyle.
La storia
Vicky Ray, figlio di un potente ministro, viene assolto dall’accusa di aver ucciso una giovane cameriera grazie all’influenza del padre.
Il giovane non è nuovo ad azioni criminose e illegali ma è sempre riuscito ad evitare accuse o processi allo stesso modo, cioè con l’appoggio del padre.
In occasione di una grande festa organizzata dallo stesso Vicky nella sua villa, il giovane viene assassinato.
Un giornalista investigativo, Arun Advani, segue il caso su cui, ovviamente, indaga la polizia che, la stessa sera della festa, ha subito fermato sei persone: essendo queste le uniche, tra tutti gli invitati, ad avere con sé una pistola, sono tutte e sei sospettate.
Il giornalista scava a fondo nella vita dei sei personaggi che, a prima vista, hanno tutti un movente plausibile.
I sei sospetti sono persone molto diverse tra loro ma le cui vicende finiscono, attraverso strani percorsi, per intersecarsi proprio la sera della festa intorno alla figura di Vicky Ray.
Uno dei sospettati è un funzionario in pensione che è posseduto dallo spirito del grande Mahatma Gandhi, un altro è un ladro di telefonini che cerca la libertà per la donna che ama, poi c’è un giovane texano arrivato in India per conoscere e sposare la sua fidanzata, un ingenuo aborigeno delle isole Andaman, giunto a Delhi per riprendere una statuetta sacra rubata alla sua tribù, un’attrice famosissima di Bollywood, che rischia di perdere ricchezza e fama per un imbroglio, infine tra i sospettati c’è anche il padre di Vicky che, a causa delle malefatte del figlio, è costretto a rinunciare a potere prestigio.
Il giornalista segue vicende e sviluppi del caso fino ad arrivare ad una verità che è, come in ogni giallo che si rispetti, del tutto inaspettata.
Recensione
Bellissimo anche questo secondo romanzo di Swarup che continua il successo ottenuto con il precedente. Ancora, come in “Le dodici domande”, la struttura è quella di una storia dentro la storia, in questo caso sono sei la storie all’interno di un racconto contenitore e cornice.
Attraverso le vicende dei sei sospetti, l’autore dipinge l’India di oggi, presentando i problemi e le contraddizioni che caratterizzano questo immenso Paese.
In sottofondo, è affrescata anche la varietà dei paesaggi, dei colori, delle usanze…che affascinano e sorprendono qualunque visitatore.
Il tono utilizzato è leggero e ironico ma drammatico il quadro sociale e politico che ne risulta per cui la struttura del giallo passa in secondo piano e diventa solo un pretesto per raccontare, in realtà, la complessità e il mistero di questo Paese.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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