Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Io ti troverò

Autore: Stevens Shane

Editore: Fazi

Argomento: Giallo

Anno: 2010, Pagine: 795


Autore
E’ nato a New York nel 1941. Considerato da S. King un maestro del thriller, solo pochi anni fa sono stati rintracciati i diritti d’autore di "Io ti troverò", scritto agli inizi degli anni ’70.
Ritiratosi dalla vita pubblica e dalla scrittura all’inizio degli anni ’80, fece perdere ogni traccia di sé fino alla sua morte, avvenuta nel 2007.


La storia
Sara Bishop, ventenne, dopo un’adolescenza difficile che la spinge ad odiare gli uomini, viene violentata da uno stupratore e rapinatore seriale, che lei riconosce in Caryl Chessman, alcuni anni dopo condotto alla camera a gas nel carcere di S. Quentin.
Si fa sposare da un giovane sprovveduto, Harry Owens, ma il bambino che nasce, Thomas, è, secondo Sara, il figlio di Chessman.
Il matrimonio ben presto fallisce, Harry muore durante un tentativo di rapina e Sara è costretta ad un’esistenza di miseria e di espedienti, maledicendo gli uomini, secondo lei causa della sua rovina.
Questo odio si riversa sul figlio, a cui Sara ha dato il suo cognome: il piccolo cresce non solo odiato ma continuamente seviziato e torturato dalla madre.
Sono sevizie fisiche (usa una frusta) ma anche psicologiche, la madre, infatti, racconta al bimbo di essere figlio di Chessman e gli racconta tutti gli orrori, molti frutto di fantasia, da lui compiuti sulle donne.
Dopo l’ennesima violenza, Thomas, a 10 anni, getta la madre dentro la stufa e rimane per tre giorni, ferito e insanguinato, a guardare il corpo che brucia, cibandosi di alcune parti.
Ricoverato in un ospedale psichiatrico, Thomas sembra destinato a trascorrervi il resto dell’esistenza: elettroshock, terapie… non sembrano placare i suoi attacchi di follia: crescendo, il giovane sviluppa un profondo odio per il luogo in cui vive e nella sua mente malata nasce la convinzione che lui abbia la missione di continuare l’opera del padre, eliminando dal mondo tutti i demoni, cioè le donne.
Dotato di una perspicace intelligenza, riesce a nasconderla per dare l’idea ai medici di essere inoffensivo e intanto, con l’abilità di un giocatore di scacchi, pianifica la sua fuga.
Poco più che ventenne, attua il suo progetto lasciando dietro di sé… il suo cadavere! e convincendo tutti (o quasi) che l’uomo in fuga è, in realtà, Vincent Mungo, altro giovane in cura presso l’ospedale.
Una volta libero, mentre le forze dell’ordine sono alla ricerca di Mungo, Thomas inizia a svolgere la sua "missione", uccidendo donne in modo orribile e feroce. Riesce, in pratica, ad attraversare tutto il Paese, lasciando dietro di sé una scia di sangue e di violenza senza essere né fermato né riconosciuto fino a che un giornalista investigativo, Adam Kenton, decide di occuparsi di lui, allo scopo non solo di impedirgli di uccidere ancora ma anche di realizzare, per il suo giornale, il servizio del secolo.
Adam Kenton ha delle intuizioni geniali e arriva al punto di ragionare come l’assassino, di sentire la sua follia, di prevedere le sue mosse…


Recensione
Thriller veramente eccezionale, anche se non per tutti, vista la crudezza di numerose scene: la tensione è fortissima dalla prima fino all’ultima pagina (e sono quasi 800), alimentata da uno stile rapido e tagliente.
L’autore crea dei personaggi estremamente coerenti in ogni loro gesto e in ogni loro parola mentre Thomas Bishop, assoluto protagonista, sembra racchiudere in sé tutti gli istinti peggiori e tutta la malvagità che un essere vivente può concepire.
Personaggio estremamente inquietante, si presenta come un giovane di aspetto piacente e dal sorriso accattivante per adescare così, facilmente, le sue vittime.
Insieme alle vicende del serial killer, l’autore offre anche uno spaccato degli Usa negli anni 60-70: in particolare denuncia la corruzione di alcuni uomini politici e un sistema basato su ricatti, corsa al potere e alla ricchezza.
Da questo non sono esclusi neanche i media per cui è anche evidente la collusione tra testate giornalistiche e potere economico.
Intanto, l’opinione pubblica americana è divisa tra favorevoli e contrari alla pena di morte: alcuni politici approfittano con cinismo degli omicidi per cavalcare l’onda giusta che li possa portare al successo.
James Ellroy definisce questo thriller "un libro immenso": mi sembra proprio la definizione giusta.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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