Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Venuto al mondo

Autore: Mazzantini Margaret

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2007, Pagine: 529


Autore
M. Mazzantini è nata in Irlanda nel 1961. Si è diplomata all'Accademia Nazionale d'arte drammatica nel 1982: è autrice di numerosi romanzi di successo, da alcuni sono stati tratti dei film.


La storia
Gemma, studentessa romana, si trasferisce per un periodo, proprio durante le Olimpiadi invernali,a Sarajevo,per concludere la sua tesi post laurea sul poeta slavo Andric.
La sua guida si chiama Gojko: si definisce poeta, ama bere, fuma, vive di espedienti, è facile all’ira ma tenero e delicato con la piccola Sebina, sua sorella…e si innamora, mai ricambiato, di Gemma.
E’ tramite Gojko che Gemma conosce Diego, giovane fotografo genovese, bizzarro e outsider: Diego si innamora subito della giovane studentessa, la rincorre fino a Roma, dove la aspettano un matrimonio e un avvenire sicuro ma, nel giro di poco tempo, anche Gemma si lascia conquistare dalla naturalezza e dal candore del giovane.
Il loro amore, come la loro vita, è a volte strampalato e farneticante ma forte e sincero: vorrebbero avere un figlio, però, dopo inutili tentativi, scoprono che Gemma ha problemi a concepire, sono molto poche le possibilità che lei possa avere un figlio. Questa consapevolezza fa soffrire profondamente la donna, frustrata nel suo desiderio di maternità ma intanto, con il passare degli anni, tragiche vicende storiche sono pronte a coinvolgere quelle private dei due protagonisti,
Infatti, il legame, rafforzatosi durante gli anni, con Gojko, li riporta a Sarajevo proprio quando, nel 1992, scoppia la guerra civile: Diego afferma che è esattamente lì che lui deve essere, così la coppia condivide con gli amici slavi gli orrori delle stragi, le sofferenze legate alla mancanza di cibo, di medicinali, la paura continua di attacchi e di bombardamenti.
Dopo 16 anni da quegli accadimenti, Gemma e il figlio Pietro salgono su di un aereo per tornare a Sarajevo: nella città c’è una mostra fotografica di Diego, Gemma vuole che il figlio, anche attraverso questa, possa ritrovare le tracce di quel padre che non ha fatto in tempo a conoscere. A Sarajevo l’aspetta Gojko, tenero e spaccone come sempre: ripercorrendo le zone note della città, rivedendo volti già conosciuti, ascoltando i racconti, Gemma recupera quei tasselli che, nella sua vita, erano ancora spazi vuoti anche se questo recupero la costringe a prendere atto di verità dolorose che, però, allontanano i fantasmi del passato restituendole, integro, il ricordo dell’amore della sua vita.


Recensione
Le vicende si ambientano su due sfondi completamente diversi: da un lato la Roma delle certezze e del benessere, dall’altro Sarajevo durante la guerra civile e, in particolare, durante l’assedio della città.
Le vicende della guerra civile, con particolari legati anche alla feroce pulizia etnica, sono narrate esattamente dal punto di vista di chi le ha vissute sulla sua pelle, a cui non è stato risparmiato nulla mentre le forze internazionali hanno fatto sicuramente troppo poco per evitare massacri e violenze.
In questi due contesti vivono e agiscono Diego e Gemma la cui storia d’amore è l’asse portante della narrazione che procede coinvolgendo chi legge fin dalla prima pagina grazie a quella scrittura così densa e originale che costituisce la cifra di questa scrittrice.
Il libro è anche la storia di una maternità desiderata fino allo spasmo, è anche la storia di una sincera amicizia, è la storia di legami filiali…e di tanti altri sentimenti che costituiscono il tessuto della vita quotidiana: come in essa, anche nel romanzo non tutto è perfetto, gli eroi non sono privi di debolezze ed errori, anche questo li rende personaggi di una toccante e straordinaria umanità, protagonisti di una storia che non si vorrebbe proprio finire di leggere.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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Commenti - 2 presenti. Valutazione media: 9,50 / 10


Julia Gavriliuc (03/12/12)

Fa venire la pelle d'oca. "Venuto al mondo" è un libro che entra nel cuore e sotto la nostra pelle, per non andarsene più. Tutto vi è descritto in una maniera incredibile e sembra quasi di farne parte, di ridere insieme con i suoi personaggi, di respirare l'aria di Sarajevo, di vivere quel amore folle e travolgente di Diego e Gemma... Ma anche di soffrire, di vivere la guerra, la morte...
"Venuto al mondo" insegna a lottare, ad andare avanti sempre per raggiungere ciò che desideriamo, ad apprezzare quei valori come la solidarietà a l'amicizia, a capire ciò che è veramente importante nella vita, ma l'insegnamento più grande di questo libro è quello di amare, poichè è l'amore è l'unica cosa che ci rende veramente felici.

Valutazione: 10 / 10


Martina Montesi (21/09/11)

"Venuto al mondo" è un libro emozionante, una storia triste e felice allo stesso tempo, triste perchè sentir parlare di una guerra e di tutte le sue conseguenze ci fa sempre riflettere, felice perchè nonostante gli orrori vissuti dei personaggi l'amore, l'amicizia, l'altruismo sono valori che rimangono dentro di loro. La storia si alterna di momenti spensierati di due innamorati, ad attimi di profondo dolore di fronte alla situazione a Sarajevo. Ma, nonostante tutto, alla fine da tante sciagure nasce qualcosa di veramente buono, e dopo tanti dolori arriva la felicità, anche se il passato rimane indelebile nei ricordi. Il libro è appassionante e coinvolgente e secondo me fa molto riflettere sulla vita.

Valutazione: 9 / 10