Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La casa sull'orlo della notte

Autore: Whitehouse Lucie

Editore: Salani

Argomento: Giallo

Anno: 2009, Pagine: 366


Autore
L’autrice è nata nel 1975 in Inghilterra; ha studiato lettere classiche a Oxford e vive a Londra.
Questo è il suo romanzo d’esordio che ha ricevuto molti riconoscimenti da molti illustri scrittori di thriller.


La storia
Il giovane Lucas riceve in eredità dall’amato zio Patrick una antica e splendida villa non molto lontano da Londra: in questo luogo invita i suoi amici a trascorrere i fine settimana.
L’amicizia tra Joanna, la narratrice, Michel,Danny, Martha e Rachel è iniziata dieci anni prima, quando erano studenti a Oxford e si è rafforzata con gli anni, in particolare l’affetto tra Lucas e Joanna si è trasformato in un forte ed intenso amore.
L’atmosfera della villa è, però, particolare, Jo se ne accorge fin dal primo giorno trascorso in quel luogo: sembra esserci nell’aria qualcosa di malefico, quasi una presenza maligna in agguato al punto tale che la permanenza riesce a far emergere i lati peggiori di ognuno degli amici.
Anche il rapporto tra Jo e Lucas ne risente tanto che i due si lasciano ma Jo incontra un nuovo amore, più stabile e rassicurante: questa decisione non viene accettata da Lucas che, accusando la giovane di averlo abbandonato, di disinteressarsi dei suoi problemi, di aver dimenticato la loro amicizia, attua nei suoi confronti una sorta di ricatto affettivo che rende Joanna ancora legata alla vita di Lucas e ai fine settimana nella villa dove, nel frattempo, Lucas e Danny si sono definitivamente trasferiti.
L’ambiente della villa è, per Jo, sempre più inquietante anche per le circostanze della morte di Patrick, suicida come, forse, lo stesso padre di Lucas, misteriosamente scomparso dopo aver provocato un incidente mortale. Tramite vecchie pellicole, i giovani ricostruiscono la gaudente e spensierata esistenza che, alla loro stessa età, Patrick e i suoi amici ( tra cui i genitori di Lucas) conducevano in quel luogo, lo stesso Lucas viene a conoscenza di particolari che non conosceva dei suoi familiari ma i momenti di serenità alla villa sono sempre più rari perché l’atmosfera è sempre più torbida, infatti Lucas beve troppo, ha reazioni violente a cui fanno seguito crisi di pianto, è morboso nei confronti di Joanna la quale ha intenzione di non frequentare più la villa.
Manifesta a Lucas questa intenzione e il giovane le chiede, quasi come saluto, di partecipare ad una grandiosa festa che intende realizzare per il suo trentesimo compleanno ma è durante questo evento che la situazione precipita verso un tragico epilogo.


Recensione
Il romanzo è definito thriller psicologico: in effetti un’atmosfera quasi da incubo caratterizza il luogo, la villa, che fa da sfondo a quasi tutti i fatti narrati e fin dalle prime pagine l’autrice crea un clima inquietante di sospensione e di attesa. La conclusione si pone, quindi, all’apice di un climax di tensioni e di paure inconfessate presentate attraverso gli occhi della narratrice protagonista.
Date queste caratteristiche, il ritmo della narrazione è piuttosto lento, con lunghe pause descrittive e riflessive però, nonostante ciò, la lettura risulta piuttosto avvincente anche se, dato l’inizio, ci si aspetterebbe qualche svolta più significativa .
Certo è che, pur essendo romanzo d’esordio, la scrittura è indubbiamente matura ed elegante e la presenza di un narratore interno favorisce la partecipazione di chi legge.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


clicca qui per inserire il tuo commento.