Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Le possibilità della notte

Autore: Venturino Marco

Editore: Mondadori

Argomento: Letteratura italiana

Anno: 2010, Pagine: 242


Autore
M.Venturino, nato nel 1957,è direttore di divisione di Anestesia e terapia intensiva all’IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
Nel 2005 ha pubblicato con Mondadori il suo primo romanzo “Cosa sognano i pesci rossi”.


La storia
Pino Ravera è un ingegnere di circa 50 anni: ha una vita professionale di successo ed una vita familiare serena, grazie alla presenza di una moglie che ama e di due figli: la sua esistenza viene però sconvolta a causa di un cancro all’esofago.
Inizia allora un lungo calvario fatto di visite specialistiche, di analisi,fino ad un difficilissimo intervento che potrebbe costargli anche la vita, vista la particolare natura del carcinoma.
Più volte Pino sarebbe portato a cedere alla malattia, a rinunciare a combattere, specialmente dopo l’ultimo e più complesso intervento, ma è sempre il pensiero della sua famiglia che lo spinge a non arrendersi pur sapendo che, se anche l’intervento riuscisse, non sarebbe da escludere la presenza di nuove future metastasi.
Nel suo percorso, Pino è assistito dal dottor Lotti: un medico dedito al suo lavoro con serietà e con umanità, pronto, in ogni momento, non solo ad intervenire ma anche ad incoraggiare i suoi pazienti pur senza nascondere mai le difficoltà e le possibilità di un insuccesso.
Era stato un altro medico, molto simile al Lotti, ad indirizzare Pino da quest’ultimo, il dottor Pietro Quarenghi, che Pino si stupisce di non incontrare più in ospedale.
Infatti Pietro, della stessa età di Pino, è anche lui colpito da un cancro all’esofago ma, consapevole di quello che questo male comporta, ha deciso di non lottare contro la malattia e di recarsi a finire i suoi giorni a Los Roques, un’isola dei Caraibi dove aveva trascorso una vacanza con l’unico amore della sua vita.
Qui, dove ogni cosa sembra parlare di questo amore perduto, in vicinanza del mare, Pietro trascorre i suoi giorni sempre più debilitato e sofferente: ha stretto amicizia con un anziano pescatore, Javier, unico affetto che lo accompagna fino alle estreme giornate della sua vita.


Recensione
Due storie parallele, due destini che ,per qualche attimo, si incrociano, due modi diversi di affrontare la vita e la morte: da un lato la lotta disperata per sopravvivere, il calvario accettato per non soccombere, dall’altro l’abbandonarsi totale alla malattia, la resa di fronte all’insignificanza e all’insensatezza dell’esistenza. Nessuno dei due protagonisti è però da solo: Pino ha accanto a sé la sua famiglia e il dottor Lotti, Pietro ha Javier, personaggio bellissimo, pronto a capire l’amico e ad accettare le sue scelte in un rapporto di amicizia fatta di silenzi, di fronte allo spettacolo quotidiano del mare.
Le vicende sono narrate con una scrittura emotivamente connotata, con uno scavo psicologico molto attento, utilizzando, via via, il punto di vista del personaggio che manifesta i propri sentimenti e le proprie riflessioni: per questo aspetto introspettivo la lettura potrebbe risultare un po’ lenta ma tale lentezza è decisamente riscattata dall’eleganza e dalla ricchezza della parola.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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