Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Un brutto affare

Autore: Woods Stuart

Editore: Longanesi

Argomento: Giallo

Anno: 2003, Pagine: 314

Autore
Stuart Woods è uno dei più popolari scrittori americani di thriller e i suoi romanzi sono una presenza fissa nelle classifiche di vendita del New York Times.

La storia
Stone Barrinngton, ex poliziotto, è un avvocato che collabora con uno dei più importanti studi legali di New York.
A volte deve svolgere lavori non del tutto puliti, come in questo caso: gli viene infatti richiesto di fotografare un importante personaggio in una situazione compromettente in modo che la moglie possa ottenere il divorzio con condizioni molto favorevoli.
Il giovane e improvvisato fotografo che Stone incarica si trova, però, per una serie di coincidenze, coinvolto in un omicidio con risvolti molto particolari visto che è interessata alla vicenda anche un’amica di Stone, Carpenter, dei servizi segreti inglesi.
Ben presto Stone capisce che la posta in gioco è in realtà molto più alta in quanto responsabile dell’omicidio è Marie Therese La Biche, una crudele assassina che, in seguito all’uccisione dei suoi genitori ad opera dei Servizi segreti inglesi, intende vendicarsi uccidendo tutti coloro che, all’epoca, furono coinvolti nei fatti.
La donna però ha una camaleontica capacità di camuffarsi, rendendo così impossibile qualunque identikit: Stone aiuta Carpenter nella ricerca ma quando capisce che lo scopo sei servizi segreti è solo quello di uccidere La Biche, al di fuori di ogni legge , tenta di salvarla nel rispetto della legalità…

Recensione
Romanzo giallo e d’azione, dal ritmo veloce e dal linguaggio scorrevole ma anche disadorno e poco elegante: la trama è abbastanza avvincente ma, a parte il protagonista, gli altri personaggi risultano di modesto spessore.
Il protagonista enfatizza una certa immagine del cittadino americano: intraprendente, a volte fuori dagli schemi ma sempre rispettoso di quei valori di legalità di cui gli americani si sentono orgogliosi rappresentanti.
Nel complesso è un romanzo gradevole ma, secondo me, di basso livello.

Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati

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