Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: Pietà per gli insonni

Autore: Deaver Jeffery

Editore: BUR

Argomento: Giallo

Anno: 1999, Pagine: 431


Autore
J.Deaver è nato a Chicago nel 1950.Giornalista e avvocato, dal 1990 si è dedicato alla scrittura ottenendo successo in tutto il mondo.


La storia
Il giovane Michael Hrubek ha trascorso la sua vita passando da un manicomio all’altro fino a che, affidato al dottor Kohler, era stato inserito nel suo programma di recupero degli schizofrenici, recupero attuato attraverso semplici attività lavorative e psicoterapia.
Michael è considerato colpevole di stupro e di omicidio, quindi un individuo pericoloso anche se il dottore che lo segue ha altre opinioni in proposito.
Il giovane riesce ad evadere dalla clinica psichiatrica dove vive e sembra, da alcuni messaggi da lui lasciati, volersi recare da Lis , la donna che con la sua testimonianza l’ha fatto condannare per omicidio.
Il marito di Lis, ma anche la stessa donna, teme che il folle voglia vendicarsi, uccidendola.
Non appena viene scoperta l’evasione, sulle sue tracce si mette il dottor Kolher ma anche la polizia lo cerca, servendosi di Trenton, ex poliziotto, e del suo cane, Emil, dal fiuto infallibile.
E’ infatti grazie a Emil che si scoprono i tentativi di depistaggio di Michael e si possono seguire le sue reali tracce che conducono proprio da Lis.
In modo indipendente anche Owen, marito di Lis, segue il giovane, il suo intento è chiaramente quello di ucciderlo, affinchè non possa più fare del male a nessuno.
L’inseguimento di Michael è reso più difficile a causa di un violento temporale che si abbatte sulla zona e che trasforma le strade in ruscelli di fango, crea problemi alle comunicazioni e rallenta l’arrivo di eventuali rinforzi.
Nel corso di questa caccia all’uomo, che ha come protagonisti diversi cacciatori, Michael sembra lasciare segni di ferocia e violenza: gli inseguitori, però, non riescono mai ad anticiparlo, sembra che il giovane abbia, in realtà, un’intelligenza fuori dal comune.
Quando il tornado è al massimo della sua intensità, mentre Owen è ancora per i boschi…è proprio in quel momento che Michael riesce a raggiungere Lis, a questo punto la storia procede con dei colpi di scena veramente incredibili.


Recensione
In questo giallo non sono presenti i noti protagonisti dei romanzi di Deaver ( Rhyme, Dance o Rune) ma forse è meglio perché l’autore esce un po’ fuori da schemi che, come nel caso di Rhyme, sono ormai prevedibili e, a volte, scontati.
Le vicende narrate si svolgono nell’arco di una sola notte, come nel giallo “I corpi lasciati indietro” che, ugualmente, aveva come tema centrale un inseguimento ma in questo romanzo il ritmo della narrazione è più incalzante e il tema della follia introduce qualcosa di ancora più inquietante alla storia.
Quindi, un bel giallo, decisamente in grado di prendere il lettore: come sempre, però, nelle opere dell’autore, bisogna ricordarsi che niente è come sembra e che il finale può rovesciare tutte le nostre congetture.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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