Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: L'esecutore
Autore: Kepler Lars
Editore: Longanesi
Argomento: Giallo
Anno: 2011, Pagine: 573
Autore
Lars Kepler è lo pseudonimo dei coniugi Alexander Ahndoril e Alexandra Cohelo.
Vivono a Stoccolma e sono entrambi scrittori ma nel 2009 hanno deciso di provare a scrivere un romanzo insieme .
Ne è nato il caso editoriale europeo L’IPNOTISTA che ha scalzato dalla vetta delle classifiche svedesi la trilogia di Larsson.
L’ESECUTORE è il secondo romanzo con protagonista Joona Linna.
La storia
Penelope Fernandez è a capo di un’organizzazione pacifista che, tra l’altro, si occupa di contrastare l’esportazione di armi dalla Svezia.
Nel corso di una gita in barca con la sorella Viola e il fidanzato Bjorn, Viola viene uccisa mentre gli altri due giovani riescono, quasi miracolosamente, a salvarsi dalla stessa sorte ma sono costretti ad una fuga molto faticosa, in un’isoletta quasi disabitata, inseguiti da un assassino senza scrupoli.
A Stoccolma viene rinvenuto il cadavere di Viola e, a poca distanza, si verifica il suicidio di Carl Palmcroma, importante politico svedese, incaricato di approvare o meno l’esportazione di armi dalla Svezia.
Nel tentativo di trovare tracce che conducano a Penelope, Joona ispeziona l’abitazione della giovane evitando, per un soffio, che questa venga distrutta, facendo così la stessa sorte di quella di Bjorn.
Le forze di polizia sono impegnate nella ricerca dei due giovani dispersi mentre Joona trova una traccia, una foto, che lega Penelope a Palmcroma.
Le indagini si fanno più serrate, le brillanti intuizioni del solitario ispettore si rivelano giuste ma il nemico, l’esecutore, è un killer dei più spietati e abili: sarà difficilissimo fermarlo e molto pericoloso portare alla luce i giochi di potere che si nascondono dietro omicidi e rapimenti.
Recensione
Secondo giallo della trilogia: può essere letto anche senza conoscere il precedente, a differenza di Millennium, ed è accattivante come il primo.
E’ un giallo piuttosto complesso ma ben congegnato, con un scrittura rapida ed asciutta e con un protagonista che, presentato con pochi tratti, risulta però credibile e coerente.
La rapidità della lettura, però, può ingannare nel senso che qualche limite c’è in questo romanzo:
ad esempio alcuni inseguimenti in macchina molto “americani” che fanno pensare ai gialli di Connelly, duelli a colpi di pistola e “arrivano i nostri” all’ultimo minuto che sono un po’ stereotipi di un certo tipo di gialli, anche il nucleo della vicenda e le ragioni di fondo delle azioni delittuose, si intuiscono dopo poche pagine…
Nonostante questi limiti, comunque è un giallo da non perdere e certamente paragonabile a quelli di Larsson che sono, però, secondo me, più “svedesi”.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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