Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: La donna nel frigo

Autore: Staalesen Gunnar

Editore: Iperborea

Argomento: Giallo

Anno: 2011, Pagine: 190


Autore
G.Staalesen è nato a Bergen nel 1947: considerato il padre del giallo norvegese, dalla sua penna è nato il personaggio di Varg Veum, il detective più emblematico del noir nordico.


La storia
Varg Veum è un investigatore privato che vive e lavora a Bergen, non molto lontano da Oslo.
Un nuovo caso gli viene affidato dalla signora Samuelsen che gli chiede di cercare suo figlio, Arne, di cui da diversi giorni non riceve notizie: dopo la morte del marito e della figlia, le è rimasto solo Arne, quindi la donna è estremamente preoccupata.
Arne, spiega la madre, lavora in una piattaforma petrolifera a largo di Stavanger dove vive in un appartamento preso in affitto: la padrona di casa, la ditta presso cui lavora, dice la donna, non sanno nulla di lui ma, ad ogni modo, è da Stavanger che Varg inizia le ricerche.
La città, in seguito alla scoperta dei giacimenti petroliferi, ha cambiato aspetto: la ricchezza ha portato anche sfruttatori e affaristi senza scrupoli che gestiscono prostituzione, gioco d’azzardo, droga…giri di affari veramente miliardari, sostenuti da un mercato sempre più vasto, costituito da coloro che, dopo aver trascorso molti giorni sulla piattaforma, ritornano a terra con molti soldi in tasca e con il desiderio di smaltire la solitudine e le paure dei giorni passati in mezzo al Mare del Nord.
Varg inizia la sue ricerche dall’appartamento di Arne ma, ispezionandolo, trova il cadavere di una donna, decapitata, nel frigo: questa macabra scoperta, insieme ad una aggressione subita, lo costringe a rivolgersi alla polizia di Stavanger che gli impone di abbandonare il caso.
Ben lungi dall’ obbedire, Varg continua le sue ricerche che lo portano a contatto proprio con quel mondo sommerso e illegale che caratterizza questa come tante altre cittadine norvegesi che hanno conosciuto un’improvvisa ricchezza grazie al petrolio.
Con le sue indagini, però, Varg sta avvicinandosi troppo a verità che non possono essere svelate per non toccare gli interessi di potenti personaggi…


Recensione
Penso che il successo di Millennium abbia aperto la strada del mercato librario a numerosi autori dell’area scandinava: ne è un esempio Lars Kepler (pseudonimo dietro cui si cela una coppia di scrittori) e ne sono esempio altri autori i cui libri, sempre più spesso, compaiono nelle librerie.
L’autore di questo giallo è considerato, in Norvegia, il padre del genere ma sono di questi ultimi tempi le traduzioni di alcuni dei suoi numerosi romanzi.
Dire che ci siamo persi qualcosa, però, sarebbe eccessivo perché se la storia è interessante e, per noi mediterranei, originale, il protagonista, Varg Veum, è poco incisivo e poco stagliato: a volte sembra emulare Carvalho ma non ne possiede l’originalità (che è pure eccessiva).
Varg è un po’ un “cane sciolto”, ma non sempre credibile né del tutto autonomo.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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