Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: La leggenda del morto contento
Autore: Vitali Andrea
Editore: Garzanti
Argomento: Romanzo storico
Anno: 2011, Pagine: 238
Autore
A. Vitali è nato nel 1956 a Bellano, sul lago di Como, dove esercita la professione di medico. Ha pubblicato numerosi romanzi ottenendo anche premi e riconoscimenti.
La storia
La vicenda ha inizio il 25 luglio del 1843: a Bellano il taciturno sarto Lepido è alle prese con le proteste di una cliente la quale sostiene di avergli consegnato le brache del marito da aggiustare senza averle avute indietro.
La moglie di Lepido, come sempre, si arrabbia con il marito e, tanto per cambiare, lo lascia senza pranzo.
Allora Lepido, come fa spesso, si reca sulle rive del lago e guarda il cielo: è appassionato di meteorologia e osservando sia le nuvole che l’orizzonte capisce che non è la giornata adatta per andare in barca sul lago.
Per questo motivo, quando vede due giovani salire in barca e prendere il largo, si sente in dovere di avvertirli ma riceve in cambio solo derisione.
In realtà le sue previsioni erano giuste e di lì a poco una forte burrasca colpisce il lago. Viene avvisato il custode del porto, il Baldi, ma è troppo tardi per fare qualcosa per i due giovani.
Da questa vicenda si dipanano poi altri fili: le chiacchiere delle comari del paese, i giochi di potere all’interno della comunità, gli egoismi e le meschinità individuali che, addirittura, portano in carcere un innocente ma, cosa strana, quell’innocente è contento così…
Recensione
Questa volta Vitali sceglie un contesto storico diverso: non siamo più nell’epoca fascista ma nella metà dell’800, durante la dominazione austriaca.
Il contesto storico, però, non ha gran rilievo, ci sono solo cenni: tutta la vicenda, in realtà, è poco accurata e un po’ inconcludente.
E’ vero che l’autore disegna uno spaccato di vita ma, questa volta, senza brio, senza vivacità, raccontando una storia di cui, con inutile fatica, si cerca il senso.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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Commenti - 1 presenti. Valutazione media: 8,00 / 10
Leonardo Santoni (21/01/20)
Sono pienamente d'accordo con la recenzione. Aggiungo che è stata la prima volta che ho letto un libro appartenente a questo genere letterario e sono rimasto molto colpito riguardo a diversi ambiti. Il primo, quello linguistico, in quanto l'autore utilizza un lessico più antico e senza dubbio anche ricercato, che riconduce al periodo storico di cui si sta trattando. Questo provoca nel lettore un'immersione più profonda nella trama, anche se devo ammettere che nelle prime pagine ho avuto qualche piccola difficoltà nel tenere il filo del discorso. Per quanto riguarda la storia, ne sono rimasto molto affascinato, soprattutto per le lunghe descrizioni dei paesaggi e dei vari contesti comunali di inizio ottocento. Raccomando assolutamente la lettura e invito a lasciare un commento per chi lo avesse già fatto.
Valutazione: 8 / 10