Autore della recensione: Francesca Manoni

Titolo: L'uomo di Pietroburgo

Autore: Follett Ken

Editore: Mondadori

Argomento: Romanzo storico

Anno: 1982, Pagine: 327


Autore
Ken Follett è nato a Cardiff nel 1949 e vive a Londra con la moglie Barbara. Laureatosi in filosofia all'University College di Londra, ha lavorato come giornalista. La sua straordinaria carriera di scrittore inizia nel 1978 con "La cruna dell'ago". Uguale successo mondiale hanno poi ottenuti tutti i romanzi successivi.


La storia
Alla vigilia dello scoppio della prima guerra mondiale, i rapporti internazionali sono caratterizzati da tensioni, quelle tensioni che poi, in seguito all’attentato di Sarajevo, provocheranno un conflitto così distruttivo quale l’Europa non aveva mai affrontato.
Lord Walden, proprio in tale contesto, è chiamato da Churchill a svolgere un delicato incarico: in previsione, infatti, di un conflitto, l’Inghilterra intende assicurarsi l’alleanza della Russia.
Lord Walden è sposato con una nobildonna russa il cui nipote, Aleksej, è molto vicino allo zar: in occasione di un viaggio del giovane a Londra, Walden, legato ad Aleksej anche da affetto e stima, inizia trattative e accordi per assicurare al suo paese l’alleanza russa.
Dalla Russia, però, è arrivato anche un anarchico, Feliks, il cui compito è uccidere proprio Aleksej per impedirgli di trascinare la Russia in un conflitto e per dare inizio, invece, alla rivoluzione sociale.
Dopo un attentato fallito, Walden cerca di proteggere Aleksej ma anche la sua famiglia è, in qualche modo, in pericolo: infatti l’arrivo dei due uomini dalla Russia ha sconvolto profondamente la moglie Lydia, che ripensa ad un passato che non può confessare, mentre la figlia del Lord, la giovane Charlotte, è molto diversa dallo stereotipo di nobile inglese come i suoi vorrebbero, infatti si interessa di politica, si unisce alle suffragette, è indipendente e caparbia...
I problemi politici e le tensioni familiari potrebbero esplodere da un momento all’altro…


Recensione
Nei romanzi storici Follett riesce, quasi sempre, a dare il meglio di sé: infatti il romanzo è di gradevole lettura, particolarmente avvincente nell’ultima parte, quando la situazione precipita, lasciando comunque ancora spazio a varie conclusioni, questo per quanto riguarda la vicenda privata.
Il contesto storico lascia, come è ovvio, meno spazio alla fantasia: le ricostruzioni sono precise ma presentate in chiave romanzata, quindi di piacevole lettura anche per chi non è appassionato di storia.


Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati


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