Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: In tenebris
Autore: Chattam Maxime
Editore: Sonzogno
Argomento: Giallo
Anno: 2005, Pagine: 463
Autore
M. Chattam, poco più di 30 anni, ha esordito con la trilogia L'anima del male, ottenendo un clamoroso successo.
La storia
A New York, nel traffico cittadino, i passanti e gli automobilisti rimangono allibiti di fronte ad una donna che corre nuda, ferita, terrorizzata e scotennata per le vie.
Viene soccorsa, portata in ospedale e del caso si interessa il 78° distretto: la donna, sotto choc, non è assolutamente in grado di parlare né di spiegare le sue condizioni e, elemento veramente inquietante, tiene in mano uno scalpo che, però, non è il suo, quindi, da qualche parte, c’è un’altra donna che ha subito e sta subendo le stesse terribili condizioni.
L’ispettrice Annabel O’Donnel inizia subito le indagini con l’aiuto di un valido team e, ben presto, viene individuato uno dei criminali.
Il successo, però, non permette di chiudere il caso perché il primo colpevole è solo l’anello di una catena che ha altri personaggi coinvolti: l’ispezione nella casa dell’arrestato, che, durante la fuga, per una caduta finisce in coma, lascia intuire una serie di orrori senza fine.
Sono infatti circa 70 le persone che il gruppo di delinquenti ha rapito e sottoposto a chissà quali torture: tra i rapiti ci sono persone di varia età e classe sociale, anche bambini, quindi è urgente che la polizia arrivi al vertice di questa piramide di mostri.
Nelle indagini è coinvolto anche Joshua Brolin: ex FBI, ora lavora come investigatore privato e, indagando per incarico della famiglia sulla scomparsa della giovane Raquel, il suo lavoro si collega con quello di Annabel: tra l’altro, i due hanno in comune una simile esperienza di dolore privato che li rende particolarmente attenti nel seguire i casi di persone scomparse.
Insieme, Joshua e Annabel, nel corso delle indagini, hanno modo di verificare quanto possa essere malvagio l’essere umano, quali terribili pulsioni si possano celare nel suo animo.
Recensione
Il giallo fa parte di una trilogia (oggi vanno di moda non solo tra gli svedesi) che ha come protagonista l’ex ispettore dell’FBI Brolin.
Il giallo è ampio e ben strutturato, con tutti quegli elementi che possono creare suspence, per cui la lettura è molto coinvolgente e scorrevole anche se la violenza non manca, di tutti i tipi, fino all’incredibile.
Il romanzo non ha le caratteristiche dell’horror, tutti i fatti sono realistici e possibili ma l’abiezione umana arriva all’inverosimile, forse a volte con qualche sottolineatura che si poteva evitare perché anche le emozioni forti…hanno un limite!
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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