Autore della recensione: Francesca Manoni
Titolo: Il veleno del ragno
Autore: Chattam Maxime
Editore: Sonzogno
Argomento: Giallo
Anno: 2006, Pagine: 509
Autore
M. Chattam, poco più di 30 anni, ha esordito con la trilogia L'anima del male, ottenendo un clamoroso successo.
La storia
Annabel e Joshua (vedi In tenebris) hanno deciso di rivedersi a distanza di alcuni mesi dalla soluzione di un caso molto difficile a cui avevano lavorato insieme.
Annabel, infatti, arriva a Portland, nel cottage tra i boschi dove vive l’investigatore privato ma la possibilità di una breve vacanza sfuma nel giro di poche ore per l’assassinio del fratello di Larry, il miglior amico di Joshua.
Il giovane è stato ucciso mentre svolgeva il suo lavoro di guardia forestale nella National Forest: l’autopsia rivela un particolare rigonfiamento, forse una puntura d’insetto,e la presenza di veleno di ragno in dosi non presenti in alcun tipo di ragno conosciuto.
Joshua e Annabel si offrono subito di collaborare con la polizia, in nome dell’amicizia che li lega a Larry, ma ben presto si trovano di fronte ad un pericoloso serial killer dal modus operandi molto particolare: infatti seguono altre vittime, giovani donne uccise in modo terribile e poi abbandonate avvolte in una tela di ragno di proporzioni enormi.
Joshua utilizza tutte le sue conoscenze di esperto di profili criminali ma la situazione è veramente difficile, anche perché l’assassino sta diffondendo il panico in città, disseminando nei luoghi più impensati pericolosi e mostruosi ragni.
Recensione
Il giallo presenta una trama piuttosto originale anche se viene sempre utilizzato lo schema dell’indagine sul serial killer: questo tipo di giallo, secondo me, è molto interessante perché implica uno studio sulla psiche dell’assassino e sulle cause che possono averlo spinto ad uccidere.
In questo romanzo, poi, come nel precedente, si allude anche alle vicende personali dei due protagonisti, alle loro solitudini e al loro passato doloroso che, nella reciproca compagnia, trova sollievo.
La scrittura è rapida e serrata, il linguaggio è scorrevole senza essere banale, piuttosto coerenti e ben realizzati i due personaggi principali… insomma, una bella e piacevole lettura.
Non presente nella biblioteca scolastica dell'IIS Cuppari Salvati
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